Stockhausen, Karlheinz

Immagini (Secondarie)
Didascalie

1. Klarheinz Stockhausen mentre insegna agli Internationale Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt. Foto in bianco e nero, luglio 1957.

2. Karlheinz Stockhausen lavora alla composizione di Kontakte. Foto in bianco e nero, 1960.

3. Karlheinz Stockhausen al mixer durante delle prove alla Philharmonie di Colonia. Foto a colori, 1998.

Data di nascita
22 agosto 1928
Data di morte
5 dicembre 2007
Paese
Epoca
Categoria
Biografia

Karlheinz Stockhausen nacque a Mödrath, presso Colonia, il 22 agosto 1928. Dopo gli studi presso il conservatorio e l’università di Colonia, si perfeziona a Parigi (1952-53) sotto la guida di Olivier Messiaen e Darius Milhaud. Approfondisce in seguito lo studio dell’acustica e della cibernetica all'università di Bonn e si avvicina alla dodecafonia di Arnold Schönberg e Anton Webern, entrando in contatto con il serialismo integrale di Pierre Boulez. Docente di composizione e analisi musicale nell'ambito dei seminari estivi di Darmstadt (1955-74), insegna al conservatorio di Colonia dal 1971 al 1977. Agli iniziali lavori seriali, noti esempi di musica puntuale (Kreuzspiel, 1951; Klavierstücke I-IV, 1952; Kontra-Punkte, 1953), fanno seguito i primi esperimenti di musica elettronica. Influenzato dal compositore Pierre Schaeffer, Stockhausen esplora le qualità spaziali del suono dando vita a opere innovative come Gesang der Jünglinge (1955-56). Tra gli altri lavori si ricordano Kontakte per suoni elettronici e strumento (1960), Mixtur per cinque gruppi strumentali, generatori di onde sinusoidali e modulatori anulari (1964), Stimmung per sei vocalisti (1968), Mantra per due pianoforti, nastro, modulatori ad anello, woodblock e cembali antichi (1970). Tra il 1977 e il 2003 è impegnato nella composizione del monumentale ciclo dedicato ai giorni della settimana: Licht, die sieben Tage der Woche. Un ulteriore ciclo, Klang, composto da Himmel fahrt (2004), Freude (2005), Natürliche Dauern (2006), Harmonien (2006) e Cosmic planet (2007), conclude il ricco catalogo del compositore.

Di fondamentale importanza la continuativa collaborazione con lo studio di musica elettronica del Westdeutscher Rundfunk di Colonia (1953-98). L’attività compositiva apre il campo alle riflessioni teoriche, documentate nei numerosi scritti raccolti in Texte zur elektronischen und instrumentalen Musik (6 voll., 1952-84). Premiato con il Polar music prize (2001), Stockhausen è tra i più importanti compositori del Novecento; la sua musica, innovativa e visionaria, inaugura alcune delle più caratteristiche tendenze contemporanee come la spazializzazione della musica, l’esaltazione delle differenze timbriche, il ricorso a strumentazioni elettroacustiche, l’enfatizzazione del carattere atmosferico della composizione. Stockhausen è morto a Kürten-Kettenberg il 5 dicembre 2007.

Bibliografia

Bibliografia dettagliata su Karlheinz Stockhausen dal 1952 al 2013.

Scritti

Bibliografia dettagliata degli scritti di Karlheinz Stockhausen.

  • Karlheinz Stockhausen, Texte zur Musik. Colonia, Verlag DuMont e Kurten, Stockhausen-Verlag, 1963-1998, 10 voll.
  • Karlheinz Stockhausen bei den Internationalen Ferienkurse für Neue Musik in Darmstadt 1951-1996: Dokumente und Briefe. A cura di Imke Misch e Markus Bandur, Kurten, Stockhausen-Verlag, 2001. 
  • Karlheinz Stockhausen, Lettere a Ralph. A cura di Oreste Bossini, Milano, Archinto, 2013.
  • Karlheinz Stockhausen, Sulla musica. A cura di Robin Maconie, Milano, Postmedia, 2014.

Libretti

Opere

Interpretazioni e altri documenti

Opere danza

Autore scheda
GVI

Licenza

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Modificato
05/01/2019

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