Binecuvântările Învierii (Evlogitària della resurrezione)

1. Particolare dell'affresco della 'scala dell virtù' (1595-96), monastero di Suceviţa, Bucovina meridionale, Romania.

2. Il Patriarca Miron Cristea, il primo Patriarca della chiesa ortodossa rumena (1925-1939).

3. Chiese lignee del distretto del Maramureș, Transilvania, Romania.

Area geografica di riferimento
Aree geo-culturali
Nome del paese
Interprete/interpreti

Eustatie Protopsaltul (coro del monastero di Putna)

Autore/autori

Petros Lampadarios (1730 -1778)

Video di presentazione

Descrizione

La diffusione del cristianesimo nella Dacia (provincia romana che comprendeva i territori dell'attuale Romania) risale ai primi secoli d.C., ma fu solamente molto più tardi, nel XIV secolo, che nell'area cominciò a formarsi una struttura ecclesiastica solida ed iniziarono ad instaurarsi dei forti legami fra le chiese di Moldavia, Valacchia e Transilavania (principati danubiani in cui era diviso al tempo il territorio rumeno) con il Patriarcato di Costantinopoli. A tale periodo risale infatti la nomina di vescovi e metropoliti greci, così come la presenza di cantori e studiosi provenienti dalla capitale bizantina. I cristiani rumeni adottarano quindi il rito bizantino, insieme ai suoi repertori musicali e ai relativi sistemi di notazione. Sul piano linguistico, nelle chiese e nei monasteri rumeni, per lungo tempo vennero impiegati sia il greco sia lo slavonico (slavo ecclesiastico antico) ma non il rumeno. La prima testimonianza di un canto liturgico cantato in lingua rumena risale infatti alla seconda metà del XVII secolo, mentre la prima traduzione in rumeno dei canti dell'intero anno liturgico è stata realizzata da Filothei Sin Agăi Jipei, ieromonaco presso la corte di Valacchia, all'inizio del XVIII secolo. Il rumeno è diventato la lingua ufficiale delle chiese dei tre principati durante i primi decenni dell'Ottocento, di pari passo con la diffusione della riforma crisantina nella regione. La Chiesa nazionale rumena nacque nel 1859 quando i principati di Moldavia e Valcchia si unirono formando il primo nucleo dell'odierna Romania. La Chiesa autocefola divenne un Patriarcato nel 1925, quando, in seguito agli sviluppi della Prima guerra mondiale, vennero annesse al Regno di Romania le regioni della Bessarabia, della Bucovina e della Transilvania.

Nell'esempio proposto il coro Eustatie Protopsaltul del monastero di Putna (Bucovina Meridionale) intona un 'Evlogitària della resurrezione' in quinto modo (chiamato anche 'plagale' del primo modo), composto da Petros Lampadarios (1730 -1778). L''Evlogitària della resurrezione' (Binecuvântările Învierii in rumeno) è una particolare tipologia di inno che viene intonata durante l'orthros (= il mattutino, la prima delle ore canoniche dell'ufficio divino) della domenica. Il monastero di Putna nel XV e XVI si conquistò la fama di importante centro culturale grazie alla qualità della sua scuola di canto liturgico e alla bellezza dei manoscritti miniati prodotti dal suo scriptorium.

Approfondimento
Voci e strumenti
  • coro di voci maschili
Documentazione

Bibliografia

Risorse web

Autore scheda
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Modificato
09/08/2019

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