Nûbâ al Hsin

1. Dorsaf Hamdani

2. Nây (flauto obliquo)

3. Qânûn (cetra trapezoidale a 78 corde)

 

Genere
Area geografica di riferimento
Aree geo-culturali
Nome del paese
Interprete/interpreti

Dorsaf Hamdani e l’ensemble Atesh

Dorsaf Hamdani (voce), Lamjed Rahiem (viola), Nabil Abdmouleh (nay), Moez Trabelsi (târ), Rached Tanazefti (qânûn), Emir Bouzaabia (‘ud), Lotfi Erraies (contrabbasso)

Autore/autori

Isabelle Soulard, Cité de la Musique

Anno di registrazione
2015
Video di presentazione

Descrizione

L’origine della musica arabo-andalusa va ricondotta alle corti mussulmane sviluppatesi dall’VIII al XV secolo nella regione Al-Andalus della Spagna meridionale (attuale Andalusia). Il genere Al-âla al-andalusiyya nacque quindi dalla commistione di elementi musicali arabi e occidentali. Con la riconquista della Spagna da parte dei Cristiani e il reinsediamento nel Maghreb della popolazione in prevalenza musulmana in fuga dalla penisola iberica, in molti centri dell’Africa settentrionale si svilupparono numerose scuole di Al-âla al-andalusiyya, ciascuna caratterizzata da stili specifici.

In Tunisia tale genere musicale è definito con il termine ma'lūf. Il repertorio originariamente trasmesso oralmente è composto da tredici nûbât (sing. nûbâ): suite strumentali e vocali. Nel XVIII sec. il Bey Muhammad Al-Rashîd apportò importanti variazioni alle nûbât tunisine e aggiunse al repertorio interludi strumentali di ispirazione ottomana. Nel XX secolo il conservatorio di musica Rashidiyya ne consolidò il repertorio apportando anche ulteriori innovazioni. Ciascuna delle nûbât tunisine oggi in uso è caratterizzata da un modo principale, tub’ (o anche maqām), da cui prende il nome, e da modi secondari ed è suddivisa in nove movimenti (Ishtiftâh - chiamato anche Bashraf samâ'î o Tshambar - Msaddar, Abyât, Btâyhî, Barwal, Darj, Tûshiyâ, Khafîf, Khatm). In ogni nûbâ la prima parte dà più spazio a ritmi binari, la seconda è invece caratterizzata da ritmi ternari o compositi. Ciascun movimento inizia con un tempo lento e si conclude con un tempo più veloce. I testi appartengono ai generi poetico muwassah o zajal e i temi trattati sono generalmente l’amore terreno e l’amore spirituale.

Nel video Dorsaf Hamdani e l’ensemble Atesh, in concerto presso la Cité de la Musique a Parigi il 22 marzo 2009, eseguono una selezione di movimenti delle nûbât al Hsin e al Asba'aryn. Il concerto si conclude con l’esecuzione del Naourat al Tbouu', una suite che presenta in sequenza i modi del ma'lūf tunisino.

Voci e strumenti

‘Ûd (liuto)

Nây (flauto obliquo)

Qânûn (cetra trapezoidale a 78 corde)

Târ (tamburo a cornice con cembali)

viola

Contrabasso

Autore scheda
CVV
Licenza

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Modificato
17/12/2019

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