Dowland, John

Immagini (Secondarie)
Didascalie

1. Ambasciatori (dettaglio, Hans Holbein il giovane, 1533; National Gallery, London)

2. Suonatore di liuto (Frans Hals, 1623; Musée du Louvre, Paris)

3. Suonatore di liuto (Michelangelo Merisi da Caravaggio, 1597; Metropolitan Museum, New York)

Data di nascita
1563
Data di morte
sepolto il 20 febbraio 1626
Categoria
Biografia

Le prime notizie certe relative alla vita di John Dowland risalgono al 1580, anno in cui è a Parigi in servizio presso l’ambasciatore inglese in qualità di liutista. In questo periodo Dowland ebbe modo di conoscere approfonditamente l’air de cour francese, che influenzò la sua produzione musicale. Nel 1584 è in Inghilterra, dove contrae matrimonio e riceve il baccellierato di musica a Oxford. Nel 1598 viene assunto come liutista di corte da Cristiano IV di Danimarca, carica che conserva fino al 1606, quando ritorna in patria. Qui, a partire dal 1612 e fino alla morte, ricoprirà la stessa carica presso la corte di Giacomo I d’Inghilterra.

Tra i più celebri compositori inglesi del periodo elisabettiano, la fama di Dowland è dovuta soprattutto alle sue canzoni per liuto. La sua produzione – per liuto solista, per voce e liuto, per consort strumentale – è caratterizzata sia da un carattere popolare, con forme strofiche imperniate sulla danza, che da un’atmosfera complessa e raffinata, debitrice della tecnica dei madrigalisti, in particolare di Marenzio.

Un grande successo gli venne tributato già a partire dal 1597, anno che segna la pubblicazione del suo primo libro di canzoni per liuto (The first booke of songes or ayres of foure partes with tableture for the lute), libro che negli anni successivi venne ristampato almeno quattro volte. Oltre a essere la prima raccolta inglese di canzoni per liuto, questo libro rappresentò un’innovazione nel modo di stampare e di eseguire la musica, in quanto riuniva in un’unica grande pagina le parti di tutte le voci dell’organico (che invece precedentemente venivano stampate ognuna su di un libro-parte), in maniera che potessero essere lette contemporaneamente da tutti gli esecutori e che potessero essere eseguite, inoltre, attraverso diverse combinazioni. Il carattere malinconico e raffinato così caratteristico della musica di Dowland trova piena espressione in brani quali Flow my tears, tra i più celebri della sua epoca, brano in seguito trasformato dallo stesso compositore in una serie di pavane strumentali.

Bibliografia

- AA.VV.: Dowland, John, in Enciclopedia della musica, Nuova edizione ampliata e aggiornata, Garzanti Editore, Milano, p. 253, 1996.  

Holman P. – O’Dette P.: Dowland, John, in The new Grove dictionary of music and musicians, 2nd edition, The Macmillan Press, London, vol. 7, pp. 531-538, 2001.

- Owens, J. A.: La musica inglese dalla Riforma alla Restaurazione, in Enciclopedia della musica, Vol. IV, Storia della musica europea, Giulio Einaudi Editore, Torino, pp. 358-379, 2004.

 

 

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VDR

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Modificato
05/01/2019

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