Corelli, Arcangelo

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Arcangelo Corelli, fonte: wikipedia.org

Data di nascita
17 febbraio 1653
Data di morte
8 gennaio 1713
Epoca
Categoria
Biografia

Arcangelo Corelli nacque a Fusignano, in provincia di Ravenna, il 17 febbraio 1653. Studiò a Bologna con i violinisti Giovanni Benvenuti e Leonardo Brugnoli e nel 1670 fu ammesso all’Accademia Filarmonica. Intorno al 1675 si trasferì a Roma, dove prese parte come violinista a una serie di oratori presso la chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini e all’esecuzione dell’annuale festa di S. Luigi dei Francesi. Nel 1676 partecipò alla rappresentazione dell’opera Dov’è amore è pietà di Bernardo Pasquini presso il Teatro Capranica. A partire dal 1679 godette della protezione della regina Cristina di Svezia, alla quale dedicò nel 1681 la prima raccolta di sonate a tre da chiesa (op. 1). Dal 1688 al 1690 fu attivo al servizio del cardinale Benedetto Pamphilj e dal 1690 al 1713 del cardinale Pietro Ottoboni, per i quali compose ed eseguì la musica destinata ai concerti domestici. Tra il 1685 e il 1694 pubblicò altre tre raccolte strumentali, due di sonate a tre da camera (op. 2 e 4) e una di sonate a tre da chiesa (op. 3), a cui seguirono nel 1700 una raccolta di sonate per strumento solista (op. 5) e una di concerti grossi (op. 6, pubblicata postuma nel 1714). Nella città papale, oltre all’attività presso nobili mecenati, fu regolarmente chiamato a prestare servizio per le solennità liturgiche delle più importanti chiese, come S. Luigi dei Francesi (dove dal 1682 al 1709 diresse stabilmente l’orchestra), S. Giacomo degli Spagnoli e Santa Maria Maggiore. Nel 1706, insieme a Bernardo Pasquini e Alessandro Scarlatti, fu tra i primi musicisti che divennero membri dell’Accademia dell’Arcadia (Corelli con il nome di Arcomelo Arimanteo). Morì a Roma l’8 gennaio 1713.
Corelli è considerato uno tra i più importanti compositori del Barocco, nonostante la sua produzione musicale non sia particolarmente vasta e non abbia composto nulla per il melodramma o per altri repertori vocali (cantata e oratorio). Il suo contributo è stato fondamentale per lo sviluppo della sonata e del concerto grosso, generi ha portato al massimo grado di perfezione stilistica e formale. Le sue raccolte di sonate a tre (24 da chiesa, op. 1 e 3; e 24 da camera, op. 2 e 4), di sonate per strumento solista (6 da chiesa e 6 da camera, op. 5) e di concerti grossi (8 da chiesa e 4 da camera, op. 6) sono diventate il modello per tutti i compositori di musica strumentale dell’epoca. La scrittura violinistica di Corelli, in cui virtuosismo e cantabilità trovano un perfetto equilibrio, ha inoltre partecipato al più generale sviluppo del linguaggio orchestrale del XVIII secolo.

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GSC

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Modificato
05/01/2019

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