Sweelinck, Jan Pieterszoon

Data di nascita
maggio 1562
Data di morte
16 ottobre 1621
Paese
Categoria
Biografia

Jan Pieterszoon Sweelinck nacque a Deventer, nei Paesi Bassi, nel maggio del 1562, primogenito di Peter Swybbertszoon e di Elske Sweeling, di cui Jan Pieterszoon adottò il cognome. Suo padre, il nonno paterno e uno zio erano organisti, così come lo diventarono anche Jan Pieterszoon e suo figlio Dirck; i vari membri della famiglia ricoprino ininterrotamente dal 1564 ca. al 1652 il ruolo di organista presso la Oude Kerk, ad Amsterdam.

In questa città Sweelinck arrivò in tenera età e vi rimase fino alla morte, non allontanandosene mai per più di qualche giorno, né uscendo mai dai Paesi Bassi; la leggenda che abbia studiato a Venezia con Gioseffo Zarlino è quindi del tutto priva di fondamento. Oltre al padre, che gli impartì la prima formazione musicale, Sweelinck studiò ad Haarlem con un controtenore e suonatore di ciaramella, sul quale abbiamo pochissime informazioni; non sono noti altri insegnanti, sebbene si possa ipotizzare che abbia preso lezioni di organo e composizione con altri musicisti attivi ad Harleem e ad Amsterdam.

Le prime attestazioni di un ingaggio di Sweelinck come organista della Oude Kerk risalgono al 1580, tuttavia potrebbe aver iniziato qualche tempo prima, poiché nei registri della chiesa in questione mancano i documenti d’archivio riguardanti il periodo 1577-80. Contrariamente alle consuetudini, le sue responsabilità non prevedevano la composizione delle musiche per cerimonie regolari e le occasioni sociali del magistrato della città, per quanto abbia scritto dei pezzi per alcune speciali occasioni; era invece intensamente impegnato nell’insegnamento, per il quale fu a lungo celebrato, e nell’esecuzione in chiesa un’ora al mattino e una alla sera.

Sweelinck era famoso soprattutto per le improvvisazioni all’organo e al clavicembalo, di cui le autorità cittadine erano orgogliose: in caso di importanti visitatori ad Amsterdam, questi erano spesso accompagnati in chiesa a sentire l’«Orfeo di Amsterdam». Gli organi a disposizione di Sweelinck erano un grande strumento con tre manuali e pedaliera, costruito da Hendrik Niehoff nel 1539-45, e uno piccolo con due manuali e pedaliera costruito nel 1544-45 da Niehoff e Jasper Johanszoon.

Sweelinck condusse un’esistenza regolata e priva di grandi eventi: le sue uniche assenze documentate da Amsterdam, matrimonio a parte, furono tutte legate ad attività professionali. Ispezionò due nuovi organi ad Haarlem (1594), Middelburg (1603), Nijmegen (1605) e Dordrecht (1614), nonché riparò o restaurò organi a Hardewijk (1608), Delft (16109, Dordrecht (1614), Deventer (1616), Haarlem (1620) ed Enkhuizen (1621). Nel 1610 fu a Rotterdam per fungere da consulente per il miglioramento dell’organo nella Laurenskerk e nel 1616 suonò l’organo a Rhenen durante una visita informale all’organaro Kiespenninck, che aveva restaurato lo strumento cinque anni prima.

Il viaggio più lungo intrapreso da Sweelinck fu ad Antwerp, nel 1604, con lo scopo di comprarvi un clavicembalo per la città di Amsterdam. Sweelinck morì ad Amsterdam il 16 ottobre 1621 e fu sepolto nella Oude Kerk; gli sopravvivero la moglie e cinque dei loro sei figli, di cui il primogenito, Dirck Janszoon Sweelinck, diventò a sua volta musicista.

Bibliografia
  • Alan Curtis, Sweelinck's Keyboard Music: A study of English Elements in Seventeenth-Sentury Dutch Composition. Leiden, Brill, 19873.
  • Frits Rudolf Noske, Sweelinck. Oxford, Oxford University Press, 1988.
  • Pieter Dirksen, The Keyboard Music of Jan Pieterszoon Sweelinck: Its Style, Significance and Influence. Utrecht, Koninklijke Vereniging voor Nederlandse Muziekgeschiedenis, 1997.
  • Sweelinck Studies: Proceedings of the International Sweelinck Symposium, Utrecht, 1999. A cura di Pieter Dirksen, Utrecht, Stichting Muziekhistorische Uitvoeringspraktijk (STIMU), 2002.
  • Wijnand van de Pol, Jan Peterszoon Sweelinck, L'ultimo musicista del Rinascimento e l'iniziatore del Barocco nel Nord Europa. «Arte organaria e organistica», 15, 166 (gennaio-marzo 2008), pp. 40-43.

Libretti

Opere

Interpretazioni e altri documenti

Opere danza

Autore scheda
GVI

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Modificato
16/02/2019

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