Koromogae

I repertori saibara, rōei e la musica rituale shintoista costituiscono gli stili vocali del gagaku. Sviluppati dopo la metà del IX secolo d.C., i generi vocali saibara e rōei subirono un considerevole declino che ne ha determinato quasi la sparizione. Attualmente il repertorio saibara è costituito da sei brani, definiti nel tardo XIX secolo su ricostruzioni del periodo Edo, mentre quello rōei ne conta quattordici, anch’essi ricostruiti nel periodo Meiji (1868-1912). I brani del saibara, basati su poesie giapponesi contraddistinte da un linguaggio semplice e diretto, sono caratterizzati da uno stile molto vicino a quello del tōgaku, nonostante si dica che questi brani derivino da canzoni popolari. Il repertorio rōei comprende declamazioni non metriche di poesia cinese. La musica per il rituale shintoista di corte include i repertori kagura, azuma asobi, yamato-uta e kume-uta, ognuno dei quali è composto da musica cantata da un coro e accompagnata da un ensemble, con interludi strumentali e danze. Koromogae è uno dei brani del repertorio saibara. La voce è accompagnata dallo shakubyōshi (clappers), oltre che da un ensemble costituito da ryūteki, hichiriki, shō, biwa e koto (o gakusō).