Bertati, Giovanni
3. Atto di nascita di Giovanni Bertati. Da: Giovanni Bertati, 1735-1815. Martellago, Cassa rurale ed artigiana di S. Stefano, 1985.
Librettista prolifico, Giovanni Bertati è noto ai nostri giorni principalmente per la collaborazione con Baldassare Galuppi e per il libretto de Il Matrimonio segreto, messo in musica da Domenico Cimarosa. Egli nacque il 17 luglio 1735 a Martellago (VE), all’epoca sotto la Serenissima, da Girolamo e Pierina. Il padre era agente di campagna di Antonio Grimani, nobile appartenente a una ricca famiglia del patriziato veneziano, il quale fece studiare a proprie spese il piccolo Giovanni presso il seminario di Treviso. Terminati gli studi, Bertati intraprese a Venezia la carriera di autore teatrale riscuotendo presto un certo successo, come denota il fatto che fu commissionato a lui il libretto per l’inaugurazione del Teatro di S. Cassiano, riaperto nel 1763 dopo dei lavori di rinnovamento.
A prescindere da queste notizie, non si conosce molto dell’attività di Bertati fino al 1771, anno a partire dal quale la sua produzione per il teatro musicale fu molto densa, mantenendosi fino al 1798 su una media documentata di due/tre libretti all’anno. Risale a questo periodo la collaborazione con Galuppi, al quale fu legato da un rapporto di amicizia: per lui e per altri compositori Bertati scrisse alcuni drammi giocosi che conobbero un ampio successo tanto in Italia, quanto all’estero, servendo inoltre come principale librettista comico del teatro veneziano di S. Moisè. I suoi libretti furono intonati per almeno due decenni da diversi compositori di primo piano nel panorama del secondo Settecento europeo, tra cui Pasquale Anfossi, Ferdinando Paer, Giovanni Paisiello, Antonio Sacchini, Antonio Salieri, Giuseppe Sarti, Tommaso Traetta.
Autore ormai affermato, nel 1791 Bertati fu chiamato a ricoprire il prestigioso ruolo di poeta cesareo a Vienna dopo Lorenzo Da Ponte: qui esordì il 7 febbraio 1792 con il libretto per Il Matrimonio segreto, opera che riscosse un enorme successo sia nell’immediato, sia per svariati anni a venire. Dopo aver lavorato due anni a Vienna, nel 1794 Bertati decise di tornare a Venezia, dove fu ancora attivo almeno fino al 1798 firmando ancora una decina di libretti. Abbandonata la carriera di autore teatrale, trovò impiego presso l’Arsenale di Venezia dapprima al Protocollo degli esibiti, poi in una commissione preposta all’organizzazione dell’attività economica dell’Arsenale, infine come archivista della Marina. Bertati morì a Venezia nel 1815.
- Voce bio-bibliografica su Giovanni Bertati sul Dizionario Biografico degli Italiani.
- Voce bio-bibliografica su Giovanni Bertati sul Grove Music Online.
- Schede archivistico-bibliografiche dei libretti a stampa di Giovanni Bertati.
- Digitalizzazioni di libretti a stampa di Giovanni Bertati.
- Discografia di Giovanni Bertati.
- Maria Giovanna Miggiani, Giovanni Bertati impresario al Teatro San Moisè (1779-1781). «Rassegna veneta di studi musicali», 4 (1988), pp. 153-175.
- Maria Grazia Accorsi, Teoria e pratica della variatio nel dramma giocoso: A proposito della Villanella rapita di Giovanni Bertati. In: I vicini di Mozart. I: Il teatro musicale tra Sette e Ottocento, a cura di David Bryant e Maria Teresa Muraro, Firenze, Olschki, 1989, pp. 139-164.
- Renato Raffaelli, Il primo invito di Don Giovanni: Maschere e travestimenti in Mozart-Da Ponte. «Il Saggiatore musicale», 3, 1 (1996), pp. 71-103.
- Raffaele Mellace, Nel laboratorio di Da Ponte: Così fan tutte, Le nozze di Figaro e la librettistica coeva. «Rivista Italiana di Musicologia», 33, 2 (1998), pp. 279-300.
- Sean Cooper, 'Who's dead? You or the old man?' Textual Congruence and the Structural Planning in the Mozart and Gazzaniga Treatments of Don Giovanni. «The Opera Journal», 44, 3-4 (settembre 2011), pp. 3-18.
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