Tonada El Congo (Canzone "Il Congo")

L'esempio proposto nel video non si riferisce ad una musica attuale, ma ad un documento storico del XVIII sec., una canzone raccolta tra il 1783 e il 1785 dal chierico spagnolo Balthasar Jaime Martínez Compañón, vescovo di Trujillo (Perù). Al vescovo si deve un’ampia relazione descrittiva sulla sua diocesi, nella quale sono incluse anche una ventina di trascrizioni di musiche popolari vigenti all’epoca nel Perù settentrionale. Il voluminoso manoscritto, conservato alla Biblioteca Real di Madrid, contiene anche oltre 1400 tavole ad acquarello, alcune delle quali riproducono scene di musica e danza.

La trascrizione riporta solo una notazione della linea melodica e del basso, per cui possiamo a malapena ipotizzare come venisse interpretata nella realtà. Tuttavia El Congo rimane un eccezionale documento di canto di protesta, in cui uno schiavo bozal (vale a dire nato in Africa e poi deportato) di etnia Congo lamenta la sorte di essere stato rapito dalla sua terra e dalla sua famiglia per essere condotto in schiavitù sull’altra sponda dell’oceano. Il tema presenta caratteri melodici, armonici e ritmici che lo collegano all’attuale folclore afroperuviano.

La versione qui proposta, eseguita della Camerata Renacentista de Caracas, utilizza strumenti europei di epoca barocca e percussioni popolari afroamericane, rimanendo complessivamente fedele alla notazione trascritta. Attualmente il tema figura anche nel repertorio di interpreti e gruppi folk che ne propongono versioni più libere, che ne accentuano il carattere afroperuviano.