Hakanaï

Nel 2004 Adrien Mondot, programmatore informatico e artista multidisciplinare, e Claire Bardainne, scenografa e disegner, iniziano una collaborazione volta a creare performance che reinventano la relazione tra fisicità e realtà virtuale. Un esempio è Hakanaï (2013), un assolo incentrato su un profondo e spettacolare legame tra danza e tecnologia digitale. La performer (nel video Francesca Ziviani) si muove all’interno di un cubo di tulle bianco sul quale sono proiettate una serie d’immagini che articolano un panorama onirico e virtuale. Tali proiezioni, reagendo in tempo reale a ogni movimento della danzatrice, sono in continua trasformazione. Anche la creazione del suono è eseguita dal vivo, ottenendo così una completa sinestesia tra suono, immagine e danza. Alla fine della performance gli spettatori possono camminare sulla scena esplorando l'installazione.

Hakanaï
Ideazione, direzione artistica, produzione: Claire Bardainne & Adrien Mondot
Computer design: Adrien Mondot
Danza: Francesca Viviani (in alternanza ad Akiko Kajihara, Virginie Barjonet e Satchie Noro)
Interpretazione digitale (alternata): Jérémy Chartier, Loïs Drouglazet, Rodolphe Martin alternating
Sound design: Christophe Sartori, Loïs Drouglazet
Interpretazione suono (alternata): Clément Aubry, Jérémy Chartier, Loïs Drouglazet, Christophe Sartori, Pierre Xucla
Scenografia: Martin Gautron, Vincent Perreux
Strumenti digitali: Loïs Drouglazet
Light Design: Jérémy Chartier
Outside Viewer: Charlotte Farcet
Costumi: Johanna Elalouf
Direttore tecnico: Alexis Bergeron