Zandonai, Riccardo

Riccardo Zandonai nasce nel 1883 e dimostra si da giovane una forte inclinazione verso la musica. Studia in un primo tempo alla scuola di Rovereto sotto la guida di Vincenzo Gianferrari e in un secondo tempo al Liceo musicale di Pesaro con Pietro Mascagni diplomandosi precocemente. Con la frequentazione dei salotti intellettuali milanesi entra in contatto con Ricordi, alla ricerca di un prosecutore di Giacomo Puccini. Deciso ad imporsi sulla scena come operista, Zandonai sviluppa uno stile proprio innovativo, caratterizzato da un linguaggio armonico particolare e la ricchezza raffinata dell'orchestrazione. La prima opera pubblicata da Ricordi nel 1908 è Il grillo del focolare tratto dal romanzo breve di Charles Dickens, caratterizzata dalla creazione di atmosfere intime che, nonostante siano molto ben realizzate, sono distanti dall'inclinazione del compositore verso situazioni passionali e violente. Zandonai le trova nei soggetti da lui messi in musica di Conchita (1911), Melenis (1912) e la celebre Francesca da Rimini (1914) tratta dalla tragedia di D'Annunzio. Nel 1919, invece, Zandonai si adopera nella realizzazione di una commedia musicale tratta da un'opera di Scribe, La via della finestra. Durante la Grande Guerra Zandonai vive a Pesaro dove viene condannato per alto tradimento con la conseguente confisca dei beni da parte dell'impero asburgico a causa delle sue convinzioni politiche irredentiste. Nel 1916 sposa la cantante Tarquinia Tarquini conosciuta durante la realizzazione di Conchita. Grazie alla frequentazione con il critico di Roma Nicola D'Atri, Zandonai entra in contatto con il librettista Arturo Rossato costruendo un rapporto professionale di oltre venti anni. Dagli inizi della loro attività nasce Giulietta e Romeo nel 1922 da l'opera di Luigi Porto. Segue nel 1925 i Cavalieri di Elebù, di soggetto nordico e austero. Il 1928 è l'anno di un'opera dalle tematiche mistiche, molto apprezzate in Italia in quegli anni, Giuliano. Nel 1933 Zandonai compone un'altra opera comica, La farsa amorosa. In questi anni, tuttavia, il compositore vive la terribile crisi economica dei teatri, causata dalla larga diffusione delle nuove tecnologie di intrattenimento tra cui i riproduttori musicali, le radio e non in ultimo il cinema. Per questa ragione si rivolge alla musica strumentale, sinfonica e cameristica, e alla direzione d'orchestra. Le sue opere sinfoniche si realizzano prevalentemente alla maniera del poema tardo romantico, rivolto alla descrizione di immagini malinconiche e situazioni passate dai titoli evocativi come ad esempio Primavera in Val di Sole, Autunno fra i monti, Quadri di Segantini. Negli ultimi anni della sua vita detiene l'incarico di direttore del Conservatorio di Pesaro e lascia incompiuta un'opera lirica Il bacio. Muore il 5 giugno 1944 sfollato in un convento dopo che la sua casa era stata requisita dai tedeschi in ritirata.