Oríkì

Il video presenta il King Lebe Group e AyanAgalu del territorio di Erin-Osun, in Nigeria. La cantante Funke Ojeyemi esegue una serie di oríkì, preghiere ed elogi in forma di poesie cantate dedicati alle maschere (vedi documentario in "risorse web"), al capofamiglia, alle divinità yoruba Shangò e Oya e infine ai musicisti. Il canto è accompagnato dal ritmo dei batà, tamburi rituali in uso fra gli yoruba della Nigeria e del Benin e strettamente connessi al culto degli orisha e alle masquerade ad essi dedicate (vedi foto Egungun Festival). L’ensemble tradizionale è formato da tre tamburi bipelle di forma troncoconica di dimensioni e sonorità diverse. L’Iya ilu il tamburo più grave e grande guida i brani, esegue lunghi e complessi pattern ritmici con numerose variazioni e conversa con gli altri due tamburi: l’omele (tamburo dal range sonoro medio-basso con cui si esegue l’accompagnamento principale) e il kudi (tamburo con sonorità medio-alte preposto alla esecuzione di ostinati ritmici). L'ensemble può essere ampliato con tamburi della stessa tipologia, come nell’esempio video. I tamburi batà sono connessi alla divinità del tuono Shango e alla consorte Oya, sebbene possano essere suonati anche in onore di altri orisha. La particolarità dei ritmi batà, come di altri tamburi yoruba (es. tamburi a clessidra dundun), è il loro stretto legame con la lingua parlata. Le frasi ritmiche eseguite riproducono espressioni verbali, preghiere, invocazioni attingendo a un ampio formulario condiviso e tramandato oralmente fra suonatori professionisti.