Kuijken, Barthold

Barthold Kuijken nacque l’8 marzo 1949 a Dilbeek, nel Brabante Fiammingo, presso Bruxelles. Trascorse i primi anni a Bruges, presso il cui Conservatorio intraprese lo studio del flauto traverso. Proseguì la sua formazione al Conservatorio Reale di Bruxelles e presso il Conservatorio Reale dell’Aia. Condividendo con i fratelli maggiori Sigiswald e Wieland un profondo interesse per la musica antica, insieme a loro svolse un approfondito studio della trattatistica e delle prassi esecutive d’epoca. Per affrontare quel repertorio si avvicinò all’impiego degli strumenti antichi: si dedicò dapprima all’impiego del flauto diritto, e quindi a quello delle diverse varietà di flauto traverso in uso dall’epoca rinascimentale in poi.
Approfondì lo studio della storia dei costruttori e delle relative tecniche adottate, che applicò a un’intensa attività concertistica e in sala d’incisione. Collaborò con le orchestre specializzate nell’esecuzione di musica antica su strumenti d’epoca Collegium Aureum di Friburgo e, soprattutto, La Petite Bande, fondata dal fratello Sigiswald a Boom, in Belgio, nel 1972. Coltivò inoltre il repertorio contemporaneo e la pratica dello strumento moderno, in particolare collaborando con il complesso Musiques Nouvelles, di cui faceva parte anche il fratello Wieland.
Docente di flauto storico presso il Conservatorio Reale di Bruxelles e il Conservatorio Reale dell’Aia, Kuijken si dedicò all’attività didattica e alla diffusione della conoscenza delle prassi esecutive storicamente informate anche attraverso lo svolgimento di numerosi corsi di perfezionamento e masterclass in tutto il mondo. Dal 1986 affiancò all’attività si strumentista quella di direttore d’orchestra.
Lo stile di Barthold Kuijken coniuga un’impeccabile padronanza strumentale alla conoscenza approfondita delle caratteristiche degli strumenti delle diverse epoche affrontate, insieme, alla profonda attenzione prestata verso un approccio storicamente informato, a un approccio mirato alla resa in termini espressivi dei minimi dettagli della scrittura musicale e delle sue implicazioni. Le sue letture appaiono caratterizzate dalla tensione impressa al discorso musicale mediante la coerente logica discorsiva dell’eloquio e la chiara definizione del fraseggio a un raffinato gioco di sfumature e inflessioni.