Biblioteca nazionale Marciana

La nascita della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia si deve a Francesco Petrarca, che nel 1362 dona i suoi libri alla Repubblica con lo scopo di dare vita ad una biblioteca pubblica. Il progetto, tuttavia, trova definitiva realizzazione solo nel 1570. Nel 1603 è la prima biblioteca italiana ad obbligare gli stampatori a cedere una copia di ciascuna edizione pubblicata, arricchendo così in modo consistente il suo patrimonio. La soppressione degli ordini religiosi permette un ulteriore aumento di possedimenti, tanto che nel primo ventennio dell'800 si contano ca. 50.000 volumi. Nel 1900 la biblioteca viene trasferita nell'adiacente palazzo della Zecca dello Stato Veneto, dove trova definitiva collocazione. Ad oggi è ancora possibile visitare gli antichi saloni dell'originario palazzo Sansoviano. La biblioteca non è a carattere esclusivamente musicale. Le edizioni musicali a stampa conservate nella Marciana sono caratterizzate da rarità e grandissimo pregio. Le opere manoscritte provengono prevalentemente da donazioni, tra cui la Contarini e la Canal, acquistata dal Ministero per i Beni Culturali.