Ligeti, György

Immagini (Secondarie)
Didascalie

1. György Ligeti in un foto ritratto in bianco e nero del 1984 scattato da Marcel Antonisse

2. György Ligeti ripreso in una foto in bianco e nero nel 1984 da Marcel Antonisse

3. Da sinistra: György Ligeti, suo figlio Lukas, sua moglie Vera Ligeti, Conlon Nancarrow, e Michael Daugherty all'ISCM World Music Days a Graz, Austria, 1982

 

 

Data di nascita
28 maggio 1923
Data di morte
12 giugno 2006
Categoria
Biografia

György Ligeti nasce nella regione della Transilvania, in Romania, nel 1923. Figlio di una famiglia di medici di tradizione ebraica è pronipote del violinista Leopold Auer e cugino della filosofa ungherese Àgnes Heller. All'età di sei anni si trasferisce nella città di Cluj che nel 1940 viene annessa all'Ungheria. Nel 1941 Ligeti entra nel conservatorio di Cluj e viene seguito privatamente in estate da Pàl Kadosa a Budapest. Nel 1944, vittima della tragedia della shoah, è costretto ai lavori forzati mentre il fratello viene deportato a Mauthausen - Gusen e i genitori ad Auschwitz da cui sopravvivrà solo la madre. Nel 1949, ripresi gli studi, riesce a diplomarsi a Budapest alla Scuola di musica Franz Liszt dopo essere stato seguito nei suoi studi da Pàl Kadosa, Ferenc Farkas, Zoltàn Kodàly e Sàndor Veress. Dopo una breve esperienza di ricerca etnomusicologica sul campo, trascorsa nello studio della musica folkloristica della Transilvania, grazie all'intervento di Kodàly, ottiene una cattedra di armonia alla Scuola di musica Franz Liszt dal 1950 al 1956. A distanza di due mesi dalla violenta soppressione comunista della Rivoluzione ungherese, nel 1956, Ligeti lascia, insieme alla sua ex moglie che avrebbe risposato l'anno successivo Vera Spitz, Budapest verso Vienna. A causa della fuga Ligeti è costretto ad abbandonare gran parte della sua musica manoscritta a Budapest che sarebbe poi andata persa nel corso degli anni. Trasferitosi a Colonia, il compositore entra in contatto con tutte le principali avanguardie tedesche dell'epoca e i loro principali esponenti, tra cui Karlheinz Stockhausen, e frequenta in estate i celebri corsi di Darmstadt, gli Internationale Ferienkurse für Neue Musik. Dopo pochi mesi di lavoro con Stockhausen e Koenig al Cologne Electronic Music Studio, Ligeti rompe con l'ambiente della seconda avanguardia rimproverandone il dogmatismo e la faziosità, oltre che una competitività controproducente trai membri. Tra il 1961 e il 1971insegna composizione all'università come visiting professor a Stoccolma e, nel 1972 ottiene un incarico alla Stanford University. Il suo ultimo incarico ufficiale lo svolge alla Hochschule für Musik und Theater di Amburgo sino al ritiro avvenuto nel 1989.

Tra le composizioni del primo periodo artistico di Ligeti, precedenti cioè l'arrivo a Colonia e la composizione di Le grand Macabre, non andate perdute o distrutte dal regime sovietico, si annoverano la Sonata per violoncello e la Musica ricercata per pianoforte (1953). Quest'ultimo è articolato in undici brevi pezzi di cui il primo è realizzato con l'uso esclusivo di due note, la e re come nota finale, il secondo con tre note, il terzo con quattro e così via sino all'ultimo brano organizzato alla maniera di una fuga cromatica contenente tutti e dodici i semitoni. Le composizioni di Colonia, invece, sono caratterizzate dal suo avvicinamento allo stile della seconda avanguardia ma soprattutto agli esperimenti di musica elettronica. Tra le composizioni principali Volumina (1961 - 1962) è caratterizzata dall'abbandono della notazione tradizionale e dall'utilizzo di timbriche dissonanti realizzate attraverso il raggruppamento di suoni, Requiem (1963 - 1965) per voci soliste, coro e orchestra, ripercorre l'organizzazione tradizionale della Messa da Requiem con una scrittura dal carattere polifonico, melismatico e fugato cromatico e il Quartetto per archi n. 2 è articolato in cinque movimenti di carattere contrastante ma unificati dagli stessi motivi base ogni volta rielaborati secondo diverse prospettive. Nel 1977 Ligeti porta a termine la sua unica, importantissima opera, Le grand Macabre. La trama è liberamente tratta dall'opera teatrale del 1934 di Michel de Ghelderode La balade du grand macabre, e raccontando l'arrivo della Morte, Nekrotzar, nel paese di Breughelland, si realizza alla maniera del teatro dell'assurdo dove l'unico principio ordinatore possibile è la musica. Qui, infatti, Ligeti recupera diversi espedienti compositivi tradizionali abbandonati nel campo delle sperimentazioni come ad esempio i rapporti consonanti di terze e seste e il citazionismo. Dopo quest'opera Ligeti affronta il problema di una crisi artistica. Completa nel 1982 il Trio per violino e la Sonata per corno e pianoforte. Tra il 1980 e gli anni '90 Ligeti insiste sulle ritmiche articolate e, abbandonando i procedimenti esclusivamente cromatici favorisce le polimodalità e quindi l'utilizzo delle triadi maggiori e minori. Tra il 1985 e il 2001 Ligeti pubblica tre libri di Studi per pianoforte, da considerarsi come la summa del suo pensiero artistico.

Risorse web
Bibliografia

Libretti

Opere

Interpretazioni e altri documenti

Opere danza

Autore scheda
GFR

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Modificato
05/01/2019

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