Laguna, Ana

Ana Maria Laguna nasce nel 1955 a Saragozza, in Spagna. Studia danza classica con Maria de Avila, allieva di Luisa Pericet, e inizia la propria carriera danzando al Real Ballet de Cámara di Madrid. Nel 1974 si trasferisce a Stoccolma per unirsi al Cullbergbaletten di Birgit Cullberg, esibendosi in tutte le produzioni della compagnia. Due anni dopo si distingue interpretando la Principessa in St Göran och Draken (San Giorgio e il Drago) di Mats Ek, coreografo svedese di cui diventerà moglie e musa ispiratrice. Altre sue importanti interpretazioni sono Rapport di Cullberg (1976) e Bernardas hus (La casa di Bernarda, 1978) di Ek.
Nella stagione 1980-1981 si unisce al Nederlands Dans Theater diretto da Jiří Kylián dove danza The Overgrown Path (1980), la cui genesi è documentata nel film televisivo The Creation of a Ballet/The Overgrown Path (1981) nel quale è possibile vedere la giovane danzatrice, allora venticinquenne, in sala prove.
Nel 1981 torna nella compagnia svedese e debutta in Sonate à Trois di Maurice Béjart e Fröken Julie (Signorina Giulia) di Cullberg a fianco di Rudolf Nureyev. L’anno seguente crea il ruolo principale in Giselle di Ek, conquistando pubblico e critica per la forza drammatica della sua interpretazione e il virtuosismo tecnico. Il balletto, che costituisce una pietra miliare della sua carriera, sigilla il suo sodalizio artistico con il coreografo svedese, interpretandone appieno lo stile coreografico e l’intensa drammaticità. In particolare crea i seguenti ruoli principali: l’Eletta in Våroffer (La sagra della primavera, 1984), il cigno bianco e nero in Svansjön (Il lago dei cigni, 1987) e Carmen (1992). È inoltre protagonista di vari balletti televisivi realizzati da Ek, sia negli adattamenti per il piccolo schermo come Giselle (1987), Svansjön (1990) e Carmen (1994), sia nei lavori creati appositamente per la televisione come Gräs (Erba, 1985), dove danza al fianco di Niklas Ek. Il suo repertorio include anche i balletti di Nacho Duato, Ohad Naharin, Lar Lubovitch, William Forsythe, Jiří Kylián e Christopher Bruce.
Nel 1993 lascia il Cullbergbaletten ma continua a collaborare con Ek in una triplice veste: come danzatrice, le cui ultime e più celebri interpretazioni sono i passi a due Potato e Memory (2007) ballati con lo stesso Ek e Ställe/Place (2008) con Mikhail Baryshnikov; nel ruolo di répétiteur presso le più importanti compagnie, come l'Opéra di Parigi, l'Opéra di Lione, la Compania Nacional de Danza di Madrid, l’Hamburg Ballet e il Royal Swedish Ballet; come attrice nei lavori teatrali Dans med nästan (Danza con il tuo vicino, 1993), På Malta (Da Malta, 1996), Johanna (1998) e Andromaque (Andromaca, 2002). Recita anche in Mirad - en pojke från Bosnien (Mirad – un ragazzo della Bosnia,1994) e nel film Tala! Det är så mörkt (Parla! È così buio, 1993) di Suzanne Osten.
Nel corso della sua carriera ottiene numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali Video Danse Prize per Giselle (1983), Carina Ari Medal (1987), Premio Nacional de Danza (1990), Emmy Award per Carmen (1995), Swedish Royal Court Dancer (2006), il Premio Positano-Léonide Massine alla carriera (2014), il Premio Benois-Massine Mosca-Positano (2015) e il titolo di "Zaragoza's Daughter" dalla sua città nativa.

Ana Laguna è considerata l’incarnazione dello stile coreografico di Mats Ek, del quale ha saputo interpretare la sensibilità drammatica, la forza espressiva e una tecnica che dal linguaggio accademico si è evoluta verso uno stile contemporaneo. La sua danza, potente, sensuale e sincera, emana una profonda compassione per il destino dei personaggi che porta sulla scena. Il suo approccio interpretativo si basa su un attento studio del personaggio, di cui cerca di comprenderne le motivazioni e le reazioni, per poi infondere la propria cifra artistica, fornendo così un apporto fondamentale alla costruzione dei personaggi.