Bruhn, Erik

Erik Belton Evers Bruhn nacque a Copenhagen nel 1928. A nove anni entrò nella scuola di danza del Royal Theatre dove studiò con Harald Lander e Vera Volkova. Ancora allievo si distinse per la raffinata tecnica e la purezza delle linee interpretando la parte principale in Napoli di August Bournonville. Nel 1947 iniziò la sua carriera di danzatore dividendosi tra il Royal Danish Ballet, dove fu nominato solodanser, e il Metropolitan Ballet di Londra, dove danzò i classici del repertorio e nuove produzioni quali Designs with Strings di John Taras e The Pilgrim's Progress di Andrée Howard (1948). Nel 1949 l’invito ad unirsi al Ballet Theatre (oggi American Ballet) come artista ospite segnò l’inizio di una carriera internazionale. Fu in particolare l’interpretazione di Albrecht in Giselle, al fianco della leggendaria Alicia Markova, a suggellare il suo successo nel 1955. Nei successivi tre decenni si esibì con successo in numerose compagnie, tra le quali il New York City Ballet, il Royal Ballet, l’Opéra di Parigi, il Stuttgart Ballet, l'Australian Ballet, La Scala, il National Ballet of Canada e naturalmente il Royal Danish Ballet. Nel 1961 conobbe Rudolf Nureyev che, appena fuggito dall’Unione Sovietica, si era trasferito a Copenaghen per studiare con il celebre danzatore danese dal quale apprese lo stile occidentale e la convinzione che il ruolo maschile dovesse liberarsi dalla semplice condizione di porteur della ballerina. Negli anni Sessanta Bruhn incentrò la sua attività nella riproduzione sia del repertorio bournonvilliano che dei grandi classici del balletto. Contemporaneamente si cimentò anche nella coreografia realizzando Fantasie (1962) e Toccata and Fugue (1962) per una compagnia itinerante costituita insieme alla ballerina Sonia Arova, Serenade (1962) per il Staatsballett di Monaco e Scottish Fantasy (1965) per l'Harkness Ballet di New York. Dal 1967 al 1971 fu direttore artistico del Royal Swedish Ballet e dal 1983 fino alla sua morte, avvenuta nella primavera del 1986, fu direttore artistico del National Ballet of Canada. Nel corso della sua carriera ottenne numerosi premi e riconoscimenti, quali la nomina di Cavaliere dell'Ordine di Dannebrog dal re Federico IX di Danimarca (1963), il Prix Nijinski (1963), il Dance Magazine Award (1968), il Diplôme d'Honneur dalla Canadian Conference of the Arts (1974) e la Litteris et Artibus Medal dal governo svedese (1980).

Erik Bruhn fu uno dei più grandi danzatori del XX secolo. Erede della grande scuola danese, si distinse per la straordinaria tecnica, la purezza delle linee, la leggerezza del salto e la pulizia dei passi. Con la sua bellezza nordica e il portamento regale rappresentò il prototipo del danseur noble e, dotato di un forte senso drammatico, affrontò tutti i ruoli del repertorio classico con un’inusuale profondità psicologica. Le sue interpretazioni più celebri furono James in La Sylphide e Albrecht in Giselle. A partire dagli anni Sessanta risaltò anche nel repertorio moderno, in particolare danzando Jean in Miss Julie di Birgit Cullberg, Don José nella Carmen di Roland Petit, The River di Alvin Ailey e Claudius in Hamlet-Connotations di John Neumeier. Fu famoso per essere un partner ideale e nel corso della sua carriera danzò con molte acclamate ballerine della sua generazione, tra cui Sonia Arova, Nora Kaye, Alicia Alonso, Maria Tallchief, Violette Verdy, Yvette Chauviré, Carla Fracci e Natalia Makarova.