Froberger, Johann Jacob

Data di nascita
19 maggio 1616 (battesimo)
Data di morte
6 o 7 maggio 1667
Paese
Epoca
Stile
Categoria
Biografia

Malgrado la notevole importanza rivestita da Johann Jacob Froberger nella storia della musica e malgrado la fama di cui godette tra la fine del XVII e il XVIII secolo, possediamo solo informazioni frammentarie sulla sua biografia. Nacque a Stoccarda, dove fu battezzato il 19 maggio 1616; suo padre Basilius, proveniente da Halle, era entrato a far parte della cappella ducale di Stoccarda nel 1599 come tenore, diventandone Kapellmeister nel 1621. Con ogni probabilità, Froberger ricevette l’istruzione musicale dal padre o da altri membri della famiglia, o forse anche dall’organista di corte Johann Ulrich Steigleder. La vita musicale a Stoccarda era vivacizzata dalla presenza di musicisti provenienti da diverse parti dell’Italia, Inghilterra e Germania, per cui il giovane Froberger entrò in contatto fin dalla tenera età con le correnti stilistiche allora in voga in Europa.

Attorno al 1634 Froberger si recò a Vienna, non si sa per quale ragione, tuttavia nel 1637 fu ingaggiato nella cappella imperiale come organista; nel giugno dello stesso anno ottenne una borsa per studiare sotto la guida di Girolamo Frescobaldi a Roma. Concluso questo periodo di formazione, Froberger tornò a Vienna, dove nel 1641 riassunse il posto di organista e musicista da camera presso la cappella imperiale, rimanendo in servizio fino al 1645. A questo punto intraprese un secondo viaggio in Italia per studiare con l’eclettico gesuita Athanasius Kircher, dal cui insegnamento rimase fortemente influenzato.

Tornato nuovamente a Vienna nel 1649, Frescobaldi presentò all’imperatore Ferdinando III, appassionato musicista dilettante, il Libro secondo di toccate, fantasie, canzone, allemande, courante, sarabande, gigue et altre partite e gli illustrò le tecniche compositive imparate da Kircher. Il lutto per la morte dell’imperatrice Maria Leopoldina, nell’agosto dello stesso anno, limitò gli intrattenimenti musicali della corte di Vienna, per cui Froberger se ne allontanò per intraprendere un viaggio che sarebbe durato per i successivi tre anni, forse svolgendo, oltre all’attività musicale, anche degli incarichi diplomatici o di spionaggio per conto dell’imperatore.

La prima città da lui visitata fu, con ogni probabilità, Dresda, dove si esibì presso la corte nell’autunno o inverno 1649-50; qui entrò forse in contatto con Henrich Schütz. Nel marzo del 1650 era a Bruxelles presso la corte dell’arciduca Leopoldo Guglielmo d’Asburgo, fratello minore dell’imperatore Ferdinando III. Altri luoghi visitati da Froberger in questi tre anni furono Colonia, Düsseldorf, il Brabante e le Fiandre, per giungere infine a Parigi, dove la sua presenza è attestata nell’autunno 1652. Dopo una breve parentesi a Londra, nella primavera del 1653 Froberger giunse a Regensburg passando per Heidelberg e Norimberga; a partire da aprile era nuovamente a servizio della cappella imperiale e vi rimase fino al 30 giugno 1657, poco dopo la morte di Ferdinando III.

Con il passaggio della corona imperiale a Leopoldo I l’incarico di Froberger non fu confermato, con ogni probabilità a causa di ragioni politiche più che artistiche. Froberger morì a Héricourt, vicino a Montbéliard, in Francia, il 6 o il 7 maggio 1667.

Bibliografia
  • Claudio Annibaldi, La macchina dei cinque stili: Nuovi documenti sul secondo soggiorno romano di Johann Jakob Froberger. In: La musica a Roma attraverso le fonti d'archivio, a cura di Arnaldo Morelli, Vera Vita Spagnuolo, Bianca Maria Antolini e Nino Pirrotta, Lucca, LIM, 1994, pp. 300-408.
  • Howard Schott, Froberger and the Clavicord. In: De clavicordio III, a cura di Alberto Galazzo, Bernard Brauchli e Susan Brauchli, Magnano, Musica antica, 1997, pp. 27-34. 
  • J. J. Froberger, musicien européen. Parigi, Klincksieck, 1998.
  • The Keyboard in Baroque Europe. A cura di Christopher Hogwood, Cambridge, Cambridge University Press, 2003.
  • Rebecca Cypess, ‘Memento mori Froberger’? Locating the Self in the Passage of Time. «Early Music», 40, 1 (febbraio 2012), pp. 45-54. 

Libretti

Opere

Interpretazioni e altri documenti

Opere danza

Autore scheda
GVI

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Modificato
05/02/2019

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