Caccini, Giulio
Giulio Caccini nacque probabilmente a Tivoli, in provincia di Roma, intorno al 1550. Membro della Cappella Giulia, studiò canto (e plausibilmente liuto e arpa) con Scipione del Palla, celebre cantore e compositore di origine fiorentina. In precedenza, è ipotizzabile abbia studiato anche con Giovanni Animuccia.
Intorno al 1565 si trasferì a Firenze, al servizio della corte granducale di Toscana. Qui fu introdotto in un clima intellettuale di forte fermento nei riguardi della musica: Caccini prese parte, infatti, a quegli incontri che avevano luogo presso il palazzo di Giovanni Maria de' Bardi (la cosiddetta "Camerata de' Bardi"), da cui si gettarono le basi per la nascita del melodramma.
Nel 1579 Caccini partecipò, come cantante, alle feste per le nozze di Francesco de' Medici con Bianca Cappello. Per l'occasione interpretò due brani composti da Piero Strozzi, Fuor de l'umido nido e Questi saggi guerrier, che rappresentano alcuni tra i primi componimenti del "nuovo stile" musicale monodico. Nella prima fase della sua carriera, la fama di Caccini fu legata principalmente alla sua abilità come cantante, testimoniata tra gli altri da Praetorius e Alessandro Striggio. Nel 1589 ebbe modo di mettersi in luce anche come compositore. Per le feste tra le nozze di Ferdinando de' Medici con Cristina di Lorena, infatti, Caccini compose (insieme ad altri giovani musicisti come Jacopo Peri ed Emilio de' Cavalieri) alcuni intermedi rappresentati ed eseguiti tra un atto e l'altro di due commedie, L'esaltazione della Croce e La pellegrina. In questo periodo è probabile che compose anche vari madrigali e la composizione Il combattimento d'Apollo col serpente su testo di Giovanni de' Bardi, rappresentata a Firenze nel 1590, ma le partiture di queste musiche sono andate perdute.
Nel 1592 Caccini fece probabilmente un viaggio a Ferrara, dove conobbe il madrigalista Luzzasco Luzzaschi, maestro di cappella del duca Alfonso II. A Ferrara si esibì in varie occasione, ed ebbe la possibilità di sentire il celebre "Concerto delle dame" che interpretò anche alcuni suoi brani. L'anno successivo, nel 1593, fu alla volta di Roma.
Nel 1600 Caccini compose le parti solistiche e il coro finale del Rapimento di Cefalo, su libretto di Gabriello Chiabrera, in occasione dei festeggiamenti per le nozze di Maria de' Medici ed Enrico IV re di Francia. Negli stessi giorni si era allestito un altro spettacolo, l'Euridice di Ottavio Rinuccini posto in musica da Peri, che costituisce una delle più antiche testimonianze del genere del melodramma. Alla partitura di Peri collaborò anche Caccini, il quale compose alcune arie di Euridice, del pastore e delle ninfe, nonché alcuni cori. Il 5 dicembre del 1602, utilizzando alcune arie ed altri brani del Rapimento, Caccini rappresentò lo stesso testo dell'Euridice di Rinuccini.
Nel 1602 pubblicò Le nuove musiche, una raccolta di brani monodici che segna il passaggio dal madrigale polifonico cinquecentesco al nuovo stile monodico.
Grazie alla celebrità di Caccini e del suo "concerto", nel 1604 si trasferì in Francia con la famiglia. A Parigi riscosse un grandissimo successo presso la corte reale. Tornato a Firenze nel 1607, prese parte all'Accademia degli Elevati. In questo periodo conobbe il compositore Sigismondo d'India e fu invitato a presenziare alle più importanti produzioni musicali cittadine, sulle quali si chiedeva il suo giudizio. Morì a Firenze il 10 dicembre 1618.
- Partiture di libero dominio su Petrucci Library
- Partiture di libero dominio su Choral Public Domain Music Library
- Le nuove musiche di Giulio Caccini (fonte digitalizzata)
- Giulio Caccini - Le nuove musiche (1602), revisione di Valter Carignano con aggiunta di fioriture e abbellimenti
- Discografia su Discogs
- Cesare Casellato, Caccini, Giulio, detto anche Giulio Romano, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, vol. 16
- Remo Giazotto, Le due patrie di Giulio Caccini, musico mediceo (1551-1618). Nuovi contributi anagrafici e d'archivio sulla sua vita e la sua famiglia, Firenze, Leo S. Olschki, 1984
- Livio Marcaletti, Il cercar la nota: un abbellimento vocale 'cacciniano' oltre le soglie del Barocco, «Rivista Italiana di Musicologia», 49, 2014, pp. 27-53
- Hugh Wiley Hitchcock, Vocal Ornamentation in Caccini's "Nuove Musiche", «The Musical Quarterly», 56/3, 1970, pp. 389-404
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