Cossotto, Fiorenza
1. Fiorenza Cossotto ripresa in una foto in bianco e nero nel ruolo di Azucena nel 1973 al Royal Opera House di Londra
2. Fiorenza Cossotto insieme a Herbert von Karajan e Giorgio Strehler in una foto in bianco e nero al Teatro alla Scala di Milano nel 1966
3. Fiorenza Cossotto in posa in una foto in bianco e nero nelle vesti di Amneris in Aida al Teatro alla Scala di Milano nel 1963
Nata il 22 aprile del 1935 a Crescentino, in provincia di Vercelli, Fiorenza Cossotto Ha studiato con Mercedes Llopart presso il Conservatorio di Torino debuttando alla Scala di Milano il 26 gennaio 1957 nella parte di Suor Matilde per la prima mondiale del Dialogues des Carmélites di Francis Poulenc. Ha debuttato poi in Europa al Wexford Festival del1958 nel ruolo di Giovanna Seymour in Anna Bolena di Gaetano Donizetti. La sua prima rappresentazione al Covent Garden è stata, invece, nel 1959 nei panni di Neris nella Médée di Cherubini insieme a Maria Callas nel ruolo della protagonista. Grazie al grande successo ottenuto alla Scala nel 1962 con La favorita di Donizetti riesce ad ottenere un primo ingaggio negli Stati Uniti prima al Lyric Opera Of Chicago nel 1964 e poi al Metropolitan di New York nel 1968 nei panni di Amneris in Aida. Per questo teatro si esibirà tra gli anni 1967 e 1989 per ben 148 rappresentazioni in cui ha interpretato ruoli da protagonista. Nel corso della sua carriera Fiorenza Cossotto è stata amica e collega, in molte rappresentazioni, di Maria Callas, fino all'ultima rappresentazione di quest'ultima di Norma a Parigi. L'evento della fine del loro rapporto è stato spiegato sulla base di due punti di vista opposti, prodotto di sostenitori e detrattori dell'una o dell'altra cantante. Quella sera Maria Callas abbandonò la rappresentazione subito dopo "Mira, o Norma", sostengono alcuni, per il fatto che la Cossotto l'avrebbe coperta più volte con la sua voce. Molti sostenitori di quest'ultima, invece, ritengono che avesse agito in supporto della Callas che si sarebbe trovata in quel momento vocalmente in difficoltà. Tutt'oggi non è stato ancora chiaramente spiegata la dinamica degli eventi, soprattutto a causa della morte di Maria Callas, ma anche per il gran numero di ipotesi che si sono avvicendate. Nel 2005 ha festeggiato ha celebrato il suo settantesimo compleanno interpretando il ruolo di Suor Angelica nell'omonima opera di Giacomo Puccini presso il Théâtre Royal di Liegi in Belgio.
Fiorenza Cossotto è considerata da molti la più importante mezzo soprano del XX secolo. Le ragioni di questo giudizio sono molteplici. In primo luogo la particolarità della sua estensione vocale gli ha permesso di interpretare moltissimi ruoli della tradizione operistica italiana ottocentesca, non solo come mezzo soprano tradizionale, ma anche come contralto, raggiungendo, in studio di registrazione, le altezze del soprano; voce per cui ha inciso Lady Macbeth e la Marchesa del Poggio in Un giorno di pioggia. Altra ragione per la sua fama è la sua particolare presenza scenica, raffinatissima nell'interpretazione di personaggi particolari, come quelli al limite della follia, ad esempio Azucena ne Il Trovatore. Una delle sue migliori interpretazioni è stata, inoltre, quella di Adalgisa in Norma, con cui ha affiancato nella sua carriera Maria Callas, Joan Sutherland, Montserrat Caballé e molte altre celebri soprano. Altri ruoli tipici del suo repertorio sono stati Favorita in La favorita, Amneris in Aida, Eboli in Don Carlos, Preziosilla in La forza del destino, Maddalena in Maddalena, Ulrica in Un ballo in maschera e Laura in La Gioconda.
Discografia su Discogs
Galleria fotografica di Fiorenza Cossotto al Teatro alla Scala di Milano
Fiorenza Cossotto in BBC
Fiorenza Cossotto in GettyImages
Bruce Duffie, Intervista con Fiorenza Cossotto e Ivo Vinco, in bruceduffie.com
F. Paul Driscoll, Fiorenza Cossotto, mezzo-soprano, in «Opera News 82», X, aprile 2018, pp. 22 - 24
Enrico Stinchelli, Le stelle della lirica: i grandi cantanti della storia dell'opera, Roma, Gremese, 2002, p. 189
F. Paul Driscoll, Fiorenza Cossotto, Mezzo-Soprano, «Opera News» 82/10, 2018, pp. 22 - 24
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