Quinault, Philippe

Data di nascita
3 giugno 1635 (battesimo)
Data di morte
26 novembre 1688
Paese
Epoca
Stile
Categoria
Biografia

Drammaturgo, librettista e poeta tra i più noti nella storia della musica francese, Philippe Quinault nacque a Parigi nella prima metà del 1635, venendo battezzato il 5 giugno. Il padre, Thomas, era mastro fornaio, ma alcuni dei suoi parenti rivestivano importanti incarichi amministrativi. La sua formazione fu affidata a Philippe Mareschal, mastro scrivano in città, e dal 1643 al 1646 Quinault fu probabilmente paggio del poeta Tristan l’Heremite, che lo introdusse nei salotti letterari parigini. Il suo debutto come drammaturgo avvenne nel 1653 con la commedia Les rivales, rappresentata  presso l’Hôtel de Bourgogne; nello stesso periodo intraprese la professione di giurista. Apprezzato nell’ambiente colto parigino per le maniere eleganti, oltre che per la sua produzione drammatica connotata da una raffinata espressione dei sentimenti, Quinault fece una rapida carriera, guadagnando velocemente il favore sia del pubblico che della critica.

Alla morte di Tristan l’Heremite, nel 1655, Quinault divenne segretario privato del Duca di Guise e il 29 aprile 1660 sposò una ricca vedova, Louise Goujon, il che gli permise di acquisire una certa indipendenza economica. Lo stesso anno, il cardinale Mazarino gli commissionò una pastorale – forse con musica – per le nozze di Luigi XIV con Maria Teresa d’Austria: seguirono altre opere realizzate per il divertimento del giovane sovrano, le quali fecero guadagnare a Quinault il ruolo di valletto da camera del re. Nel frattempo, i suoi lavori per il teatro di parola continuarono a ricevere un’ottima accoglienza, in particolare la tragedia Astrate (1665) fu uno dei massimi successi del secolo e la commedia La Mère coquette (1665) continuò ad essere portata in scena fino all’Ottocento. Furono però prevalentemente i divertissement combinati di poesia, musica e danza a rafforzare la fama di Quinault e a garantirgli il favore di Luigi XIV: tra il 1660 e il 1674 pubblicò una sessantina di airs e collaborò alla realizzazione di numerosi balletti di corte, tra cui Le Ballet des Muses (1666-1667). Non è un caso, dunque, se nel 1671 Molière e Jean-Baptiste Lully ricorsero a lui per scrivere i versi destinati alle parti cantate della «tragédie-ballet» Psyché, inaugurando una collaborazione di quindici anni tra Quinault e Lully che avrebbe dato vita a undici «tragédies en musique» e due balletti d’ampio respiro.

Tale densa attività creativa fu accompagnata da prestigiosi riconoscimenti sia istituzionali che onorifici: nel 1670 Quinault fu affiliato alla Académie française, l’anno successivo fu nominato uditore nella Camera dei conti, nel 1672 Lully lo coinvolse nella creazione dell’Académie royale de Musique e nel 1674 fu tra i primi membri dell’Académie royale des Inscriptions et Médailles, detta anche la «Petite Académie». La fama di Quinault, duratura fino ai giorni nostri, è dovuta prevalentemente al connubio artistico con Lully, al quale fino al momento del ritiro dalla professione, avvenuto nel 1686, fornì regolarmente i testi per quasi tutte le tragédies-lyriques (fanno eccezione solo Bellérophon e Psyché, rispettivamente del 1678 e 1679). I suoi libretti, di soggetto mitologico o cavalleresco, aderivano all’unità di azione e tendevano a non distaccarsi da una stessa struttura drammatica basata su una coppia di amanti, un rivale e la presenza di dività. Spesso criticato per la limitatezza del vocabolario, Quinault era rinomato per la varietà metrica adottata nei suoi libretti, finalizzata a evitare ogni rischio di monotonia nell’esposizione cantata, mentre la sua vena poetica lo portava a enfatizzare prevalentemente gli aspetti galanti dei personaggi, piuttosto che quelli eroici o tragici. Quinault morì a Parigi, celebre e in condizioni economiche agiate, il 26 novembre 1688.

Bibliografia
  • Carl B. Schmidt, The Livrets of Jean-Baptiste Lully's Tragédies Lyriques: A Catalogue Raisonné. New York, Performers' Editions, 1995. 
  • Marina Mayrhofer, Il meccanismo del merveilleux nella drammaturgia di Armide di Quinault-Lully. In: I rapporti musicali tra Italia e Francia nel Seicento, a cura di Agostino Ziino, «Studi musicali», 25, 1-2 (1996), pp. 53-65.
  • Buford Norman, Touched by the Graces: The Libretti of Philippe Quinault in the Context of French Classicism. Birmingham, Summa, 2001.
  • Le Theatre de sa Gloire: Essays on Persée, Tragédie en Musique by Quinault and Lully. A cura di Lois Rosow, «Journal of Seventeenth-Century Music», 10, 1 (2004).
  • Blake Stevens, The Spectacular Imagination and the Rhetoric of Absence in Armide. In: Silence and Absence in Literature and Music, a cura di Werner Wolf e Walter Bernhart, Leiden, Brill, 2016, pp. 45-62.
Scritti
  • Philippe Quinault, Livrets d'opéra. A cura di Buford Norman, Tolosa, Société de littératures classiques, 1999.
  • Philippe Quinault, Théâtre complet. Edizione critica a cura di Carine Barbafieri, Parigi, Classiques Garnier, 2015.

Libretti

Opere

Interpretazioni e altri documenti

Opere danza

Autore scheda
GVI

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Modificato
05/01/2019

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