Ryoo

La struttura dei brani del repertorio tōgaku è comprensibile a partire dall’organo a bocca shō e del liuto biwa, strumenti le cui parti eseguono le melodie della Cina del periodo Tang. Suonate in maniera lenta, il ruolo di queste melodie dal carattere fortemente strutturale è stato paragonato al cantus firmus delle messe europee del XV secolo. Su queste parti si sviluppano le melodie degli aerofoni ryūteki e hichiriki del moderno tōgaku, così da confezionare un tessuto eterofonico. Le ritmiche presentate da questo repertorio possono essere sia metriche, il corpo centrale dei brani, che non metriche, le introduzioni e le parti conclusive. Le parti metriche sono costituite su dei cicli ritmici, il cui punto più importante è l’ultima pulsazione di un’unità ritmica, marcata da un colpo del grande tamburo, chiamata hyōshi. L’unità ritmica, genericamente chiamata kobyōshi, si compone di quattro, sei, oppure otto pulsazioni, e può essere paragonata alle misure della musica Occidentale. I cicli ritmici possono essere costituiti da combinazioni di kobyōshi differenti. Il repertorio tōgaku comprende una ventina di brani strumentali (kangen), una trentina di brani che accompagnano la danza (bugaku), e tra venti e trenta brani che possono essere suonati sia in versione concertistica, che come accompagnamento per la danza. Ryoo (chiamato in diversi modi, come ad esempio Ran-Ryoo, Ra-Ryoo) è un brano che accompagna la danza, facente capo al repertorio tōgaku. Una leggenda narra che questa danza è stata concepita come ringraziamento a un principe molto saggio.