Saishang qu
Liu De Hai
I brani del repertorio solistico della pipa, i cui autori restano sconosciuti, sono stati trasmessi oralmente tanto da letterati (che facevano della pratica di questo strumento uno svago intellettuale), che da musicisti di bassa fascia sociale (che suonavano la pipa per ragioni economiche). Nel XX secolo sono state scoperte delle intavolature risalenti ai periodi Tang e delle Cinque Dinastie, ma la loro interpretazione resta controversa. Il repertorio odierno è stato fissato nel XIX secolo in notazione gongche, ma in tutta probabilità risale a un periodo anteriore; tuttavia un brano può presentare variazioni regionali e ogni musicista può aggiungere il proprio contributo creativo. I brani possono essere classificati, a seconda della durata, in daqu (lunghe suite contenenti numerose sezioni) e xiaoqu (pezzi brevi generalmente costituiti da una sola parte). Il repertorio può essere ulteriormente diviso in civile (wen), dal carattere più elegante e raffinato, e marziale (wu), dal temperamento più energico. In Saishang qu (Song at the frontier), brano che rientra nel repertorio civile wen, un’elegante e nostalgica melodia evoca malinconici pensieri per la lontananza da casa.
- pipa: liuto a forma di pera
Bibliografia
Myers, J.: Instruments: pipa, in The Garland Encyclopedia of World Music: East Asia: China, Japan, and Korea (a cura di R. Provine, Y. Tokumaru, L. Witzleben), vol. 7, Routledge, New York, pp. 167-170, 2001.
Tsun-Yuen Lui – Wu Ben: The Chinese ‘pipa’, in The new Grove dictionary of music and musicians, 2nd edition (a cura di S. Sadie), The Macmillan Press, London, vol. 19, p. 766, 2001.
Wu Ben: China, Instrumental music; Solo traditions: Pipa, in The new Grove dictionary of music and musicians, 2nd edition (a cura di S. Sadie), The Macmillan Press, London, vol. 5, pp. 681-684, 2001.
Risorse web
Video di approfondimento sulla pipa
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