Alujá (Ritmo per evocare Șàngó)
Maestro e ogan della Sociedade Ilé Alákétu Asè Ibùalámo di Sao Paulo
Nello svolgimento delle pratiche religiose del candomblé afrobrasiliano, musica e danza sono due componenti fondamentali. Il Pai de santo, o Mãe de santo (letteralmente "padre" o "madre dei santi", a seconda che sia un uomo o una donna) è la guida spirituale del culto, nonché la massima autorità in tutto ciò che compete alla liturgia e ai rituali e normalmente dirige anche le performance musicali, grazie alla sua conoscenza dei repertori di canti e toques (motivi ritmici) appropriati per ciascun orixà (divinità), nei diversi momenti di ogni cerimonia. I tamburi hanno una funzione di carattere sacro poiché permettono la comunicazione con le divinità, prima evocandole e successivamente facilitando lo stato di trance durante il quale l’iniziato viene posseduto dall’orixá evocato.
Nel video, registrato in un terreiro (santuario) di San Paolo, assistiamo all’esecuzione del motivo ritmico alujá, associato a Xangô, divinità del fuoco e del tuono, con la funzione di evocare l’orixà. L’ensemble delle percussioni è quello normalmente presente nel candomblé, composto da un gruppo di tre atabaques, tamburi conici ad una sola membrana, simili alle congas cubane: il più grande (rum) è suonato con le mani (altre volte con una mano e una bacchetta) dal maestro, che con le sue improvvisazioni guida il rituale. Il medio (rumpí) e l’acuto (lê), assieme all’agogô, suonati regolarmente con due bacchette, mantengono invece una base ritmica costante, senza variazioni. Il contrasto tra la regolarità della base ritmica e le parti improvvisate dal maestro rappresentano un carattere tipico della musica del candomblé, di netta ascendenza africana.
La cultura del candomblé non è circoscritta all’ambito religioso in senso stretto e molti suoi stili e ritmi hanno alimentato generi musicali di carattere secolare. La musica afoxé di Bahia, per esempio, è basata sul ritmo tradizionale ijexá, simile ad un samba lento, ed è eseguita nelle grandi sfilate del carnevale. In generale, nella cultura afrobrasiliana la dimensione del sacro è presente in ogni aspetto della vita e non è possibile tracciare una separazione netta fra ambito religioso e secolare.
Il culto del candomblé è oggi presente anche in Italia, non tanto per effetto dei fenomeni migratori, quanto per iniziativa di iniziati di nazionalità italiana.
- atabaques: rum (grave), rumpí (medio) e lê (acuto)
- agogô
Bibliografia
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Gerard Béhague, Afro-Brazilian Traditions. In The Garland Handbook of Latin American Music, a cura di Dale Olsen e Daniel Sheehy, 352–69. Routledge, 2007.
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Morton Marks, The Yoruba Dahomean Collection. Note di commento del CD The Yoruba Dahomean Collection, Folkeayw Records, HRT15020, 1998.
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Luisa Faldini, Transnazionalismo e migrazioni religiose: il caso del candomblé keto italiano. «‘900 Transnazionale», 2, 1 (Marzo 2018).
Risorse web
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