Cavalieri, Emilio de'
- Ritratto di Emilio de' Cavalieri
- Busto di Emilio de' Cavalieri (Basilica dell'Ara Coeli, Roma)
- Frontespizio della Rappresentatione di Anima, et di Corpo
Immagini tratte da wikipedia.org e heinrichvontrotta.blogspot.com
Emilio de' Cavalieri nacque a Roma intorno al 1550. Figlio di Lavinia della Valle e Tommaso Cavalieri, architetto e allievo di Michelangelo Buonarroti, intorno agli anni '70 del Cinquecento fu attivo presso l'Oratorio di S. Marcello, dove organizzò l'esecuzione della musica per la quaresima. A partire dagli anni '90 fu invece attivo come diplomatico a Firenze, dove si interessò a lungo alla costruzione di organi.
Tra il 1591 e il 1600 Emilio de' Cavalieri fu inviato in varie occasioni a Roma, dove svolse varie missioni diplomatiche e proseguì la sua attività presso l'Oratorio di S. Marcello. Nel 1588, quando il cardinale Ferdinando de' Medici divenne Granduca di Toscana, Cavalieri fu nominato responsabile delle attività musicali del granducato. Compose vari oratori, madrigali e brani musicali, e nel 1589 supervisionò la realizzazione degli intermedi de La Pellegrina, di cui diresse e curò la messinscena componendo alcune parti musicali, e nel 1590 dell'Aminta del Tasso. A Firenze fu anche un assiduo frequentatore della Camerata de' Bardi, un'accademia di intellettuali e musicisti legata alla figura del conte Giovanni de' Bardi, le cui riflessioni furono fondamentali per la nascita del melodramma.
Rientrato a Roma, dopo aver presenziato molto probabilmente alla rappresentazione fiorentina dell'Euridice di Jacopo Peri nel 1600 (la più antica opera interamente cantata di cui è pervenuta la musica), Cavalieri compose la Rappresentatione di Anima et di Corpo, un dramma per musica in 1 prologo e 3 atti. Tale opera fu rappresentata due volte nel 1600 presso l'Oratorio di S. Maria in Vallicella, riscuotendo grande successo tra le decine di cardinali presenti; composta su testo del poeta Agostino Manni, appartenente all'ordine dei filippini, la Rappresentatione costituisce senza dubbio uno dei più importanti esempi del "nuovo" stile rappresentativo che segnò la cultura musicale barocca in Italia.
Tra il 1599 e il 1602, Cavalieri compose anche alcune Lamentationes, eseguite molto probabilmente dal famoso soprano Vittoria Archilei
- Emilio de' Cavalieri, Composing Opera: From Dafne to Ulisse Errante, edited by Tim Carter and Zygmunt Szweykowski, trans. Tim Carter, Practica Musica, vol. 2, Kraków, Musica Iagellonica, 1994
- Arnaldo Morelli, The Chiesa Nuova in Rome around 1600: Music for the Church, Music for the Oratory, «Journal of Seventeenth-Century Music», Volume 9, no. 1, 2004
- Claude V. Palisca, Emilio de' Cavalieri Musical Asides in the Diplomatic Correspondence of Emilio de' Cavalieri, «The Musical Quarterly», Vol. 49, No. 3, 1963, pp. 339-355
- Warren Kirkendale, Cavalieri, Emilio de', in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, vol. 22, 1979, versione online
- Warren Kirkendale, Emilio De' Cavalieri "Gentiluomo Romano", Firenze, Olschki, 2001
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