Cole, Jack
John Ewing Richter, in arte Jack Cole, nacque a New Brunswick, in New Jersey, nel 1911. Si formò alla Denishawn School di Ruth St. Denis e Ted Shawn, nella cui compagnia iniziò la carriera di danzatore. Quando l’ensemble si sciolse, diventò un membro dei Ted Shawn and his Men Dancers e aiutò il coreografo nel progetto di costruzione del Jacob’s Pillow. In seguito si trasferì a New York dove si unì alla compagnia di Doris Humphrey e Charles Weidman, esibendosi in School for Husbands (1933). Parallelamente continuò a perfezionarsi, studiando tecnica accademica con Luigi Albertieri, la danza indiana bharata nātyam con Uday Shankar e danze etniche con Russell Meriwether Hughes, conosciuta come La Meri; frequentò anche i dance clubs di Harlem, avvicinandosi così al genere del lindy hop.
Lasciata l’Humphrey-Weidman Company si esibì nei più importanti nightclub newyorkesi, tra i quali il Rainbow Room, inizialmente in coppia con Alice Dudley, poi con Anna Austin e Florence Lessing, fino a costituire una vera e propria compagnia. Contemporaneamente coreografò vari musical a Broadway, tra i quali Magdalena (1948), con cui vinse il Dance Magazine Award, Kismet (1953), Jamaica (1957), A Funny Thing Happening in the Way to the Forum (1962) e Foxy (1964). Di due musical, Donnybrook! e Kean, entrambi realizzati nel 1961, firmò anche la regia.
I successi conseguiti a Broadway gli aprirono le porte di Hollywood dove lavorò per varie industrie cinematografiche, in particolare con la Columbia Pictures dove, dal 1944 al 1948, diresse il Dance Workshop, una scuola che portò alla ribalta una nuova classe di ballerini, quali Rod Alexander, Carol Haney, Matt Mattox e Gwen Verdon. La sua versatilità creativa lo portò a curare le performance musicali di celebri stelle del cinema, contribuendo ad accrescerne la loro immagine, come Rita Hayworth in "Put the Blame on Mame" da Gilda (1946), Betty Grable in "No Talent Joe" da Meet Me After the Show (1951) e Marylin Monroe in "Diamonds are a Girl's Best Friend” da Gentlemen Prefer Blondes (1953). Fu scelto come fidato consulente della Monroe per curare le sue esibizioni musicali in River of No Return (1954), There’s No Business Like Show Business (1954), Bus Stop (1956), Some Like it Hot (1959) e Let’s Make Love (1960). Dal 1949 Jack Cole apparve regolarmente con il suo ensemble in vari spettacoli televisivi.
Nel corso della sua carriera si dedicò anche all’insegnamento, tenendo lezioni al Dipartimento di danza dell’Adelphi University, all’American School of Dance di Eugene Loring e all’UCLA Graduate Dance Center. Morì a Los Angeles nel 1974.
Jack Cole è considerato il padre della danza jazz teatrale, anche se il coreografo preferì in genere l’espressione di urban dance. Durante la sua carriera portò radicali cambiamenti alla danza degli anni Quaranta e Cinquanta, rompendo i confini tra i vari generi e anticipando una danza multiculturale. Il suo stile nasceva dalla fusione della modern dance con le danze etniche ed era contraddistinto da un accompagnamento musicale jazz. Introdusse alcune innovazioni nel cinema opponendosi all'uso decorativo della danza, fino a quel momento predominante, a favore di una sua integrazione all’interno dell’azione. Peculiare fu l’impiego dello spazio a diversi livelli e in tutte le direzioni, con l’ausilio di piattaforme e scalinate. Esercitò una profonda influenza su coreografi della successiva generazione come Jerome Robbins, Bob Fosse, Michael Kidd, Alvin Ailey e Gower Campione. Il suo stile di vita apertamente omosessuale fu particolarmente rivoluzionario nella società degli anni Cinquanta e contribuì alla nascita e all’affermazione dei movimenti di liberazione degli omosessuali che sarebbero poi esplosi al momento della sua morte.
Jack Cole (1911 – 1974) di Debra Levine
Jack Cole: Beginnings of a Hollywood Jazz Dance Legend
Nel filmato Norton Owen, Director of Preservation del Jacob's Pillow Dance, e Maura Keefe, storica della danza, descrivono il peculiare stile coreografico di Jack Cole e ripercorrono le sue prime connessioni con il Jacob’s Pillow.
Lindsay Guarino, Wendy Oliver, Jazz Dance. A History of the Roots and Branches, Gainesville, University Press of Florida, 2014.
Clive Hirschhorn, The Hollywood Musical, New York, Octopus, 1981.
Anna Kisselgoff, Recalling an Innovator of Film Choreography, New York Times, 07/02/1994.
Glenn Loney, Unsung Genius. The Passion of Dancer - Choreographer Jack Cole, New York, Franklin Watts, 1984.
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