Coplas e bagualas

  1. Illustrazione dalla Nueva cronica y buen gobierno di Guamán Poma de Ayala, 1615. Si osserva una donna che canta accompagnandosi con una caja. Lo strumento e la postura dell'interprete sono analoghi a quelli attuali.
  2. Gerónima Sequeida, bagualera di Amaicha del Valle (Tucumán). Da Leda Valladares, Canto Vallisto con Caja, Buenos Aires, Lagos, 1986.
  3. Una "ronda de copleros"
Area geografica di riferimento
Aree geo-culturali
Nome del paese
Interprete/interpreti
  1. Las hermanas Cari (Candelaria Cari de Vega, Ernestina Cari de González)
  2. Chicha Guanca
Anno di registrazione
2017
Video di presentazione

Video 1: La hermanas Cari, Coplas en el Jueves de Comadres (2017)

Video 2: Chicha Guanca, Baguala de Salta (1988)

Descrizione

Il canto accompagnato dalla caja, un tamburo a cornice, costituisce una delle espressioni più antiche del folclore musicale argentino, con evidenti radici preispaniche. Genericamente indicato col nome di baguala, è piuttosto una variegata famiglia di generi, con alcuni tratti comuni, diffusi in un’area che comprende le province di Jujuy, Salta, Tucumán, La Rioja, Catamarca e Santiago del Estero. Espressioni analoghe si incontrano nelle zone limitrofe in Bolivia e Cile.

Nel giovedì che precede il Carnevale (jueves de comadres) si celebra il topamiento de comadres (incontro delle comari), un rito sociale in cui le comari (madre e madrina di un/a figlio/a) si fanno visita per rinsaldare i vincoli reciproci di solidarietà e rispetto. In quell’occasione, le donne dimostrano la loro abilità di copleras, cantore di coplas. Nel primo video, le sorelle Cari interpretano uno scambio (contrapunto) di coplas tra comadres, al termine del quale altri cantori si uniranno per dar vita ad una rueda o ronda di coplas. Le sorelle Cari sono due ex maestre, ora in pensione, interpreti fedeli allo stile locale della copla, appreso durante gli anni di insegnamento nei paesi della Quebrada de Humahuaca (Jujuy). Questo tipo di copla segue uno schema fisso, caratterizzato da un andamento vivace e di battito regolare, adatto al contrappunto tra cantori e al canto collettivo nel contesto festivo del Carnevale. La melodia segue una scala tritonica (approssimativamente le note di una triade maggiore).

Sono qui con la mia comare / e non mi manca nulla / non potrei cambiarla / nè con oro nè con argento. […] La mia comare è una rosa / e il mio compare un garofano, / il mio figlioccio è un germoglio, / sangue del mio cuore.

Il secondo esempio presenta invece una baguala interpretata da Chicha Guanca, cantora di Chicoana, una località prossima alla città di Salta. Anche in questo caso la melodia è tritonica, ma con una diversa struttura, basata sull’alternanza di coplas (di quattro versi ottosillabi) ed estribillo (ritornello) di due versi più brevi. Lo stile del canto presenta il caratteristico uso della voce tesa in registro acuto, con passaggi in falsetto e ornamenti melodici (glissato, ecc.). Questa registrazione è tratta dall’album Grito en el cielo, un progetto nel quale la musicista e ricercatrice tucumana Leda Valladares fece incontrare cantori locali, folcloristi e conosciuti esponenti di generi pop e rock argentini, con l’obbiettivo (raggiunto) di portare questa espressione ancestrale all’attenzione del pubblico urbano di massa.

 

Approfondimento
Voci e strumenti
  • voci
  • caja (tamburo a cornice e due membrane)
Autore scheda
SG
Licenza

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Modificato
05/01/2019

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