Ives, Charles
1. Charles Ives ripreso in una foto in bianco e nero nel primo ventennio del xx secolo
2. Casa natale di Charles Ives a Danbury
3. Charles Ives ripreso in una foto in bianco e nero nel giardino della sua casa estiva a West Redding, Halley Erskine, Yale Music Library
Charles Ives nasce a Danbury in Connecticut, USA, il 20 ottobre 1874 da padre direttore di banda. Riceve pertanto la sua prima formazione musicale dal padre non solo in diversi strumenti musicali ma anche in teoria e composizione e a 14 anni suona come organista durante le funzioni religiose in chiesa. Nel settembre 1894 viene ammesso all'Università di Yale dove studia con Horatio Parker. Le sue prime opere come studente sono di carattere prevalentemente religioso nello stile corale, composte alla maniera del proprio insegnante. Nel novembre dello stesso anno la morte del padre segna in modo estremamente negativo Charles. Egli infatti aveva ereditato dalle lezioni paterne un approccio alla composizione musicale estremamente moderno e innovativo, improntato alla ricerca costante di soluzioni nuove e ardite che manca, invece, nell'ambiente tradizionalista di Yale. Durante la sua carriera universitaria Ives si distingue come studente modello impegnatissimo nella squadra sportiva universitaria e nelle attività della confraternita in cui è iscritto. Compone la su Sinfonia n. 1 per la laurea sotto la guida di Parker ma decide di non intraprendere una carriera da musicista in favore di una da assicuratore da cui otterrà nel corso della sua vita buoni successi professionali ed economici. Da questo momento in poi, sino al ritiro professionale nel 1930, Ives porta avanti una doppia vita da assicuratore e compositore.
Charles Ives è considerato il primo compositore propriamente americano. Nella sua produzione difficile individuare un'evoluzione stilistica ed è egualmente complesso definirne lo stile. Sin dall'inizio della sua attività compositiva l'unica cifra chiara è quella della ricerca e dello sperimentalismo asistematico, alieno dalle tendenze dell'avanguardia musicale dell'epoca. Ciò comporta l'assenza di un purismo stilistico inteso come idea guida di base che, anche se soggetta ad un'evoluzione diacronica, permea l'intera produzione compositiva di un musicista. Una caratteristica dello stile di Ives è l'inclinazione alla combinazione di materiali musicali diversi all'interno di una stessa composizione e il gusto per il citazionismo colto. Sono molto frequenti tecniche sia politonali che atonali in cui emerge un gusto diffuso per l'agglomerato sonoro e la ritmica complessa. Tra le sue composizioni principali si annoverano quattro sinfonie, di cui la n. 4 estremamente importante, la Holidays Symphony (1904 - 1913), The Unanswered Questions e Central Park in the Dark (1906), Three Places in New Ingland (1911 - 1914), Robert Browning Ouverture (1908 - 1912), il Trio e il Quartetto n. 2 oltre che i circa 150 brani per voce e pianoforte.
- Biografia, catalogo delle opere e guide all'ascolto in Flaminioonline
- Voce in Encyclopaedia Britannica
- Discografia su Discogs
- Pagina web dedicata in BBC
- Opere, partiture e spartiti in IMSLP Petrucci Music Library
- Gayle Sherwood, Charles Ives: a guide to research, New York, Routledge, 2001
- Tom C. Owens (a cura di), Selected correspondence of Charles Ives, Berkeley-Los Angeles-London, University of California Press, 2007
- Gayle Sherwood Magee, Charles Ives reconsidered, Urbana-Chicago, Unversity of Illinois Press, 2008
- James Peter Burkholder (a cura di), Charles Ives and his world, Princeton, Princeton University Press, 1996
- Vivian Perlis, Charles Ives remembered: an oral history, Urbana-Chicago, Unversity of Illinois Press, 2002
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