Mayr, Johann Simon
Johann Simon Mayr nasce a Mendorf, in Baviera, da padre insegnante e organista. Quest'ultimo lo avvia agli studi musicali presso il collegio dei Gesuiti di Ingolstadt nel 1772 dove il giovane Mayr approfondisce anche le discipline umanistiche, filosofiche e letterarie, sviluppando conoscenze insolite per la tipica formazione musicale dell'epoca. Tra il 1777 e il 1784 studia e acquisisce nozioni di logica e retorica, teologia e diritto canonico oltre che medicina e giurisprudenza. Entrato nell'Ordine degli Illuminati grazie ai rapporti con Adam Weishaupt, suo insegnante, conosce il barone Thomas von Bassus per cui diviene musicista e che gli permette di trasferirsi in Italia per seguire le sue attività editoriali. Si reca dunque a Bergamo e Venezia con il barone per questioni commerciali e viene segnalato dalla polizia della Repubblica per le sue sospette attività massoniche. Nel 1789 si reca nuovamente a Bergamo per studiare con Carlo Lenzi, maestro della cappella di S. Maria Maggiore. I buoni rapporti con il canonico della basilica Pesenti gli permettono di ottenere una sovvenzione per continuare gli studi a Venezia all'interruzione dei rapporti professionali con von Bassus. Tra gli anni '90 e il 1802 Mayr studia e lavora a Venezia come musicista, probabilmente come violista presso il teatro La Fenice, e come collaboratore presso alcuni importanti ospedali, le celebri scuole di formazione musicale femminili. A questo periodo risalgono, infatti, molte opere di carattere religioso, soprattutto oratori, come Iacob a Labano fugiens (1791) e David spelunca Engaddi (1795). La fama dei suoi oratori gli permette di di ottenere delle commissioni dai teatri veneziani come La Fenice, per cui compone Saffo (1794), La Lodoiska (1796) e Telemaco (1797), come il S. Samuele e il S. Moisè, per cui compone Un pazzo ne fa cento (1796) e Il secreto (1797). Grazie a queste commissioni Mayr diviene musicista di chiara fama in Italia e la cappella di S. Maria Maggiore di Bergamo, con cui Mayr aveva avuto strettissimi rapporti in passato, gli chiede di succedere Lenzi. Il 7 maggio 1804 Mayr inizia il suo incarico che mantiene sino al termine della sua vita e, nello stesso anno, sposa Lucrezia Venturati, figlia di mercanti veneziani e sorella della sua prima moglie con cui era stato sposato per solo un anno a causa della di lei morte prematura. Nonostante Mayr sia all'epoca un compositore conosciuto in tutta Europa rifiuta importantissime proposte di direzione musicale da parte di alcuni importanti teatri come quelli imperiali di Parigi e San Pietroburgo. Mayr decide di stabilirsi dunque definitivamente a Bergamo dove porta avanti un efficace progetto didattico, all'avanguardia, precursore delle moderne idee di istruzione musicale pubblica, le Lezioni caritatevoli di musica. Si tratta di una scuola pensata per giovani poco abbienti, fusione delle modernissime teorie didattiche di Pestalozzi e delle tecniche di insegnamento musicale del conservatorio di Parigi. La sua attività per S. Maria Maggiore si risolve però principalmente nella composizione di musica sacra risalenti agli anni '20 del Diciannovesimo secolo, nel momento in cui Mayr abbandona la pratica regolare della composizione di musica per le scene. Sono anche gli anni di un'intensa attività di studio umanistico che producono una biografia di Franchino Gaffurio e una storia dell'oratorio musicale. Con il volgere del secolo e prima degli anni '20, Mayr accetta numerose commissioni da parte della Scala di Milano per cui sceglie temi di sfondo massonico e iniziatico come I misteri eleusini (1802), abbandonando soggetti di carattere romantico o sentimentale come era stata la Lodoiska. Con il passare degli anni predilige, inoltre, opere di soggetto classico, che vengono o stampate o elegantemente copiate a dimostrazione della fama e della sua alta considerazione, come è il caso della Medea del 1813 su libretto di Felice Romani per il S. Carlo di Napoli. Il suo catalogo teatrale è dunque composto di opere classiche come Medea in Corinto, e il Sacrificio di Efigenia (1811), e anche di opere romantiche come Lodoiska, L'amor coniugale (1805) e La rosa bianca e la rosa nera (1810). Dagli anni '20, invece, Mayr si rivolge, oltre che ai soggetti teatrali classici, alla musica religiosa destinata alla cappella di S. Maria Maggiore e agli studi umanistici ed estetici, divisi trai romantici Herder, Novalis e Schleiermacher e i razionalisti d'Alambert e Rousseau. Nel 1809 Mayr fonda il Pio Istituto musicale per assistere musicisti anziani. Nel 1826 è vittima dei primi sintomi che lo porteranno nel 1932 alla cecità totale. Muore a Bergamo il 2 dicembre 1845 un anno e mezzo dopo la morte della moglie.
- Opere, partiture e spartiti in IMSLP Petrucci Music Library
- Discografia su Discogs
- Fondo Mayr nella biblioteca Angelo Mai di Bergamo
- Voce in Encyclopaedia Brittanica
- Pagina web dedicata in BBC
- Paolo Russo, MAYR, Johann Simon, voce in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 72, 2008
- John Stewart Allitt, Sergio Pagliaroli, Sandra Benigna, Giuliana Donati Petteni, Giovanni Simone Mayr: Vita, Musica, Pensiero, Villa di Serio, Villadiseriane, 1995
- Paolo Fabbri (a cura di), Il carteggio Mayr, Bergamo, Fondazione Donizetti, n. d.
- E. Gallizioli, Gli scritti di Giovanni Simone M. nella cultura musicale italiana del primo Ottocento, in Atti dell’Ateneo di scienze lettere ed arti di Bergamo, 1982 - 1983, vol. 43, pp. 489 - 515
- Francesco Bellotto (a cura di), Giovanni Simone Mayr: l'opera teatrale e la musica sacra, atti del convegno internazionale di studio 1995, Bergamo, 16 - 18 novembre 1995, Bergamo, Assessorato allo Spettacolo, 1997
- Paola Palermo, Giulia Pecis Cavagna, La cappella musicale di Santa Maria Maggiore a Bergamo dal 1657 al 1810, Turnhout, Brepols, 2011
- Livio Aragona (a cura di), Mayr e La Didattica Della Musica: Giornata Di Studi in Occasione Del 250° Anniversario Della Nascita Di Giovanni Simone Mayr, Bergamo, 30 Novembre 2013, Bergamo, Fondazione Donizetti, 2016
- Girolamo Calvi, Pier Angelo Pelucchi, Di Giovanni Simone Mayr. Saggi e Monografie. Bergamo, Fondazione Donizetti, 2000
- Giovanni Simone Mayr, Arrigo Gazzaniga (a cura di), Zibaldone preceduto dalle pagine autobiografiche, Gorle, Grafica Gutenberg editrice, 1977
- Giovanni Simone Mayr, Cenni Biografici [di Antonio Capuzzi] Poesie in morte di Antonio Capuzzi, Bergamo, Sonzogni, 1818
- Giovanni Simone Mayr, Cenni storici intorno all'oratorio e ai misteri che lo precedettero, lezione presentata da J. S. Mayr il 24 agosto 1843 presso l'Ateneo di scienze lettere ed arti di Bergamo
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