Händel, Georg Friedrich
1. Ritratto di Balthasar Denner del 1733
2. Ritratto di Thomas Hudson del 1741
3. Autografo del Tolomeo
Foto tratte da de.wikipedia.org
Georg Friedrich Händel nacque ad Halle il 23 febbraio 1685. Studiò armonia, contrappunto e strumenti a tastiera con l'organista Friedrich Wilhelm Zachow. Intorno alla fine del secolo fece un viaggio a Berlino, dove conobbe i compositori Attilio Ariosti e Giovani Bononcini e si mise in mostra come virtuoso di organo e clavicembalo. Nel 1702 diventò organista della cattedrale calvinista di Halle. In quegli stessi anni strinse amicizia con Georg Philipp Telemann, attivo a Lipsia.
Nel 1703 si trasferì ad Amburgo, dove accettò un incarico come violinista e cembalista nell'orchestra dell'Oper am Gänsemarkt. In questa città conobbe i compositori Johann Mattheson, Christoph Graupner e Reinhard Keiser, tra il 1705 e il 1706 rappresentò le sue prime quattro opere (Almira, Nero, Florindo e Daphne).
Successivamente, dal 1706 al 1710, si trasferì in Italia dove poté apprendere direttamente lo stile italiano della tradizione melodrammatica. Soggiornò prima a Firenze e poi a Roma, dove fu accolto dai mecenati più in vista della città, per i quali compose un vasto numero di cantate da camera, oratori (come La Resurrezione e Il trionfo del tempo e del disinganno) e altri componimenti sacri (come Dixit Dominus e Laudate Pueri Dominum). Fu anche a Napoli (dove venne eseguita la serenata Aci, Galatea e Polifemo) e a Venezia. In Italia conobbe, tra gli altri, Alessandro Marcello, Bernardo Pasquini e Domenico Scarlatti.
Nel 1709 Händel fu nominato maestro di cappella ad Hannover. Rimase nella città solo pochi anni e dal 1711 si trasferì a Londra, dove nel 1727 fu naturalizzato inglese (cambiando il suo cognome in Handel). L'esordio operistico presso la capitale inglese avvenne con Rinaldo (1711), opera che riscosse un grandissimo successo, a cui seguirono circa 30 opere come Giulio Cesare in Egitto (1724), Siroe (1728), Ariodante (1735) e Serse (1738). A partire dagli anni '40 del Settecento, per fronteggiare agli insuccessi delle sue opere (il pubblico inglese non apprezzava opere in lingua italiana, che non capiva bene), Händel iniziò a scrivere prevalentemente oratori in lingua inglese, genere da lui "inventato" che fece un successo clamoroso tale da diventare oggetto di venerazione. Tra gli oratori più importanti si possono menzionare Messiah (1742), Judas Maccabeus (1747) e Solomon (1749). Nello stesso periodo compose musica sacra (prevalentemente anthems, ovvero inni per grandi celebrazioni di corte) e musica strumentale (pubblicò due raccolte di concerti grossi, op. 3 e 6, e compose le famose suites orchestrali Water Music “Musica sull’acqua” e Music for the Royal Fireworks “Musica per i reali fuochi d’artificio”). Morì a Londra il 14 aprile 1759.
Händel ha saputo interpretare tutti i principali stili nazionali dell'Europa della prima metà del Settecento: la tradizione francese (con le ouverture delle sue opere e dei suoi oratori), la tradizione italiana (con la melodia tipica del belcanto operistico) e la tradizione luterana (con la padronanza dell'armonia e del contrappunto).
- The Handel House Museum
- Handel Reference Database
- Fonti musicali digitalizzate nella Deutschen Digitalen Bibliothek
- Göttingen International Handel Festival
- Risorse su Open Music Library
- Partiture libere su Petrucci Library
- Partiture e ascolti musicali su Mutopia Project
- Scheda biografica su Haendel.it
- Biografia, catalogo e altre risorse su Flaminioonline.it
- Donald Burrows, George Frideric Handel, Oxford, Oxford University Press, 1996
- Francesco Degrada, L'avventura intellettuale di Händel in Italia, Firenze, Olschki, 1975
- Händel-Jahrbuch, herausgegeben von der Georg-Friedrich-Händel-Gesellschaft, Leipzig, Deutscher Verlag für Musik, 1955-
- John Mainwaring, Memorie della vita del fu G. F. Handel, a cura di Lorenzo Bianconi, Torino, EDT, 2013
- I libretti italiani di Georg Friedrich Händel e le loro fonti, a cura di Lorenzo Bianconi e Giuseppina La Face Bianconi
- Firenze, Olschki, 1992
- Mary Ann Parker, Bradford Lee Eden, G.F. Handel: a guide to research, New York, Routledge, 2005
- Ursula Kirkendale, Georg Friedrich Händel, Francesco Maria Ruspoli e Roma, revisione di Warren Kirkendale, traduzione di Giorgio Monari, Lucca, LIM, 2017
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