Luzzasco, Luzzaschi
Immagini tratte da imslp.org
Luzzasco Luzzaschi nacque a Ferrara intorno al 1545. La sua formazione musicale fu sicuramente influenzata dal rapporto con due importanti compositori del tempo: Cipriano de Rore e Jacques Brumel. La prima stampa musicale di Luzzaschi è il Primo libro di ricercari (Venezia, 1570 circa), andato perduto. L'anno successivo (1571) pubblicò a Ferrara il Primo libro de' madrigali a cinque voci, dedicato a Lucrezia d'Este Della Rovere, principessa d'Urbino, e nel 1576 diede alle stampe a Venezia il Secondo libro de' madrigali a cinque voci con dedica a Leonora d'Este.
A Ferrara Luzzaschi fu attivo al servizio del duca Alfonso II, il quale in quegli anni aveva favorito un ambiente culturale e musicale estremamente fecondo, come dimostrato dalla rinomata attività del cosiddetto "Concerto delle dame", un gruppo cameristico formato da tre donne (Laura Peperara, Anna Guarini e Livia d'Arco). È probabile che oltre all'attività di compositore e strumentista, Luzzaschi svolgesse più in generale la funzione di sovrintendente della musica di corte. Il 30 settembre 1572 fu nominato organista della Cattedrale di Ferrara, incarico che mantenne fino alla sua morte. La fama come virtuoso di organo e clavicembalo è testimoniata da vari documenti, come il Dialogo della musica antica e moderna di Vincenzo Galilei.
Alcuni madrigali di Luzzaschi furono inseriti nel 1582 e 1583 in due prestigiose raccolte collettive: Il lauro secco e Il lauro verde, dedicate a Laura Peperara dagli Accademici Rinnovati di Ferrara. Suoi componimenti sono presenti, tra le altre, anche nella raccolta I lieti amanti (Venezia, 1586) e nel Giardino de musici ferraresi (Venezia, 1591). Negli stessi anni la fama di Luzzaschi, grazie anche agli innumerevoli contatti avuti con altri musicisti e compositori, aveva ormai superato i confini del ducato estense. Tra i tanti, va menzionata la grandissima stima che gli rivolse il compositore Gesualdo da Venosa.
Nel 1594 pubblicò a Ferrara Il quarto libro de' madrigali a cinque voci e l'anno successivo il Quinto libro de' madrigali a cinque voci. Nel 1597 Alfonso II morì e il Ducato estense di Ferrara passò sotto il dominio della Chiesa. Luzzaschi entrò al servizio di Pietro Aldobrandini, legato pontificio di Ferrara, e nel 1601 lo seguì a Roma dove gli dedicò la stampa dei Madrigali per cantare et sonare. Dopo poco tempo tornò a Ferrara e nel 1604 pubblicò la sua ultima raccolta, il Settimo libro de madrigali a cinque voci, dedicato a Francesco Valdina Ventimiglia.
Luzzaschi morì il 10 settembre 1607 a Ferrara.
- Adriano Cavicchi, Prefazione, in Luzzasco Luzzaschi, Madrigali a uno, due tre soprani (1601), Brescia, Casa Editrice Paideia di Brescia, 1965
- Elio Durante, Anna Martellotti, Le due "scelte" napoletane di Luzzasco Luzzaschi, Firenze, SPES, 1998
- Stefano Lorenzetti, Luzzaschi, Luzzasco, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, vol. 66, 2006, versione online
- Luzzasco Luzzaschi, Complete unaccompanied madrigals, a cura di Anthony Newcomb, I-II, Middleton 2003-04
- Anthony Newcomb, The madrigal at Ferrara, 1579-1597, Princeton, Princeton University Press, 1980
- Giacomo Sciommeri, «Il lauro secco» e i madrigali dei musici romani. Introduzione, analisi, edizione critica, prefazione di Giuliana Gialdroni, Roma, Istituto Italiano per la Storia della Musica, 2018
Libretti
Opere
Interpretazioni e altri documenti
Opere danza
Licenza
Licensed under Creative Commons Attribution Noncommercial Share-Alike 3.0
Condividi:
Condividi: