Di padre in figlio, l'arte ritmica dei tablā
VIDEO 1
Zakir Hussein (tablā)
Ajay Joglekar (armonium)
VIDEO 2
Alla Rakha (tablā)
Ravi Shankar (voce)
L’arte ritmica nella tradizione musicale classica indiana si contraddistingue per la grande ricchezza e complessità. Tra gli strumenti più diffusi e conosciuti della musica colta e popolare dell’India settentrionale, del Pakistan dell’Afghanistan, del Nepal, del Bangladesh e dello Sri Lanka, troviamo una coppia di tamburi con diverso diametro chiamati tablā. I tablā sono appoggiati a terra e vengono rispettivamente chiamati: dāyān (dāhinā, destra) o semplicemente tablā, suonato con le dita e palmo della mano destra e, bāyān (sinistra) suonato con le dita e il palmo della mano sinistra. Il dāyān è intonato sulla tonica o dominante, mentre il bāyān viene intonato una quinta o un’ottava sotto di esso. Insieme, dāyān e bāyān coprono lo spetto sonoro di circa un’ottava. La tecnica percussiva è strettamente legata alla tradizione orale e si serve di sillabe mnemoniche (bol) cui corrispondono differenti configurazioni delle mani. Il tempo, nella cultura musicale indiana, è concepito in maniera circolare e il punto di partenza (sām) di ogni ciclo ritmico (tāla) coincide con il punto di arrivo . Lo spazio-tempo circolare può essere suddiviso in 6, 7, 8, 10, 12, 14 o 16 pulsazioni.
VIDEO 1
Nel primo video troviamo un estratto dal concerto per tablā solo di Zakir Hussein (1951-) tenutosi a Pune (India) nel 2018. In questo breve frammento è possibile ascoltare e vedere le variazioni di un ciclo ritmico in 16 pulsazioni chiamato teentāl nello stile della scuola del Punjab (Nord India). In questo caso i tablā sono accompagnati dell'armonium (organo a pompa) suonato da Ajay Joglekar. Zakir è figlio di Ustad Alla Rakha (Allarakha Qureshi Khansaheb, 1919-2000), ed è frequentemente considerato il più virtuoso tablista contemporaneo. Zakir è stato un bambino prodigio di sorprendente abilità tecnica e creativa, esibendosi per la prima volta in concerto all’età di 7 anni. Ustad Alla Rakha ebbe l’importante merito di rendere accessibile al grande pubblico occidentale l’ardimentoso e intricato mondo della ritmica indiana affrancando il “tablā solo” come nuova forma concertistica e Zakir ha reso questo merito la propria cifra artistica. Nel 1970 accompagnò Ravi Shankar in tournée negli Stati Uniti iniziando una gloriosa carriera che lo vede impegnato in numerose collaborazioni artistiche con George Harrison, Joe Henderson, Van Morrison, Jack Bruce, Tito Puente, Pharoah Sanders, Billy Cobham, la Hong Kong Symphony e la New Orleans Symphony. Nel 1974, assieme a John McLaughlin (chitarrista), fondò l’ensamble Shakti e .
VIDEO 2
In questo secondo video Ravi Shankar (vedi scheda dedicata), uno dei più riconosciuti e talentuosi suonatori di sitār (liuto pizzicato a manico tastato), introduce il pubblico inglese (Londra 1978) alla tecnica percussiva dei tablā mostrando come tenere il tempo attraverso il battere e il levare delle mani. Al fianco di Shankar, Ustad Alla Rakha, padre di Zakir Hussein, suona un ciclo ritmico in 10 pulsazioni chiamato japtāl dopo averne enunciate le sillabe mnemoniche (bol) che lo cotraddistinguono.
VIDEO 1
tablā
armonium
VIDEO 2
voce (R. Shankar e A. Rakha)
tablā
Bibliografia
- Kabir, Nasreen Munni, 2018, Zakir Hussain: A Life in Music, HarperCollins Publisher India.
- The Garland Encyclopedia of World Music: South Asia:The Indian Subcontinent, vol. 5, Routledge, New York, 2000, pp. 342, 380.
Risorse web
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