Svara Samrat, Imperatore di melodia: Ustad Ali Akbar Khan

1. Ustad Ali Akbar Khan in giovane età

2. Ritratto di Ustad Ali Akbar Khan sui francobolli, 2014

3. Ustad Ali Akbar Khan con Ustad  Alla Rakha, Pandit Ravi Shankar, George Harrison e Ustad Bismillah Khan, 1971

Area geografica di riferimento
Aree geo-culturali
Nome del paese
Interprete/interpreti

Ustad Ali Akbar Khan (sarod)

Swapan Chaudhuri (tablā)

Anno di registrazione
1981
Video di presentazione

Descrizione

Tra gli artisti indiani che hanno avuto un ruolo pionieristico nel far conoscere la musica classica indiana al grande pubblico occidentale troviamo Ustad Ali Akbar Khan (1922-2009). Ali Akbar nacque nell’odierno Bangladesh e poco dopo la sua nascita la famiglia si trasferì in India (Madhya Pradesh). Considerato uno dei più grandi virtuosi del sarod (liuto senza tasti), Ali Akbar fu il primo musicista indiano ad incidere un album LP di musica classica indiana negli Stati Uniti, e il primo a suonare per la televisione americana. Ali Akbar iniziò a studiare musica all’età di tre anni, con il padre e illustre maestro Baba Allauddin Khan. Poco più che ventenne, grazie all'intercessione del padre, fu accolto come musicista alla corte del Māharāja di Jodhpur per sette anni, fino alla morte di quest’ultimo nel 1948. Successivamente, Ali si trasferì a Bombay dove iniziò a comporre musica per il cinema. A questo proposito ricordiamo che nel 1993 collaborò con Bernardo Bertolucci alle musiche del film “Il piccolo Buddha”. Nel 1955 fu invitato a New York dal grande violinista Yehudi Menuhin per un concerto al Museum of Modern Art. L’anno successivo fondò l’Ali Akbar College a Calcutta e nel 1965 aprì una nuova sede, con lo stesso nome, a Berkley in California, spostatasi due anni più tardi a San Rafael. Nei primi anni ‘90 aprì una sede del College anche in Svizzera, a Basilea. Ali trascorse circa 40 anni della propria vita negli Stati Uniti, intervallando la vocazione all’insegnamento con la propria carriera concertistica.

VIDEO 1

In questo video girato all’Ali Akhbar College nel 1981, Ustad Ali Akbar Khan è accompagnato ai tablā dal talentuoso tablista Swapan Chaudhuri (1947-). E’ possibile ascoltare quattro diverse composizioni melodiche dal repertorio della musica classica indostana, nello stile del lignaggio (gharānā) di appartenenza di Ali Akbar chiamato mainhar gharānā e fondato dal padre Allaudin Khan (alla corte dello stato principesco del Maihar). Nei primi 20 minuti circa è possibile ascoltare rāga Nat Bhairav. Nella musica indiana i rāga, "composizioni melodiche", vengono associati a diversi momenti della giornata. In questo caso, Nat Bhairav è un rāga eptatonico (sette note) del primo mattino, eseguito in un ciclo ritmico (tāla) di 16 pulsazioni (teentāl). Segue un rāga pentatonico (cinque note) chiamato Brindabani Sarang, associato alle ore del giorno in cui il sole è più caldo (12-15) e suonato in un ciclo ritmico di 10 pulsazioni (jhaptāl). La terza breve composizione è in rāga Zila Kafi, eseguito in un tāla di 6 pulsazioni (dadra) e tradizionalmente associato alle ore della notte. Nella quarta ed ultima parte, rāga Suha Sughrai, un rāga misto (fusione di due rāga, Suha e Sughrai) associato alle ore del pomeriggio-sera (18-21) in un tāla di 14 pulsazioni (dhamār).

VIDEO 2

Nel secondo video troviamo l'estratto di una performance collettiva all’Ali Akbar College, California. Le riprese sono state effettuate nel 2018 in occasione di uno dei raduni bimestrali aperti a tutti i musicisti. Il gruppo, composto da elementi di tutte le età e da strumenti indiani e occidentali, suona una composizione di Ustad Ali Akbar in rāga Koshi Kanada, su un ciclo ritmico in 16 pulsazioni (teentāl). Dopo la morte di Ali Akbar nel 2009, il College continua a promuovere il suo ineguagliabile lavoro di insegnamento e trasmissione della tradizione musicale classica indostana e si occupa della preservazione di un prezioso archivio di materiali audio-visivi (concerti, lezioni, prove, ecc.) del repertorio del mainhar gharānā.

 

Voci e strumenti

Il sarod è uno strumento a corde senza tasti utilizzato nella musica classica indostana (India settentrionale). Appare in India nei primi dell’800 come una versione modificata del rabāb afghano e per le sue caratteriste acustiche è conosciuto anche come bass rabāb. Ha una cassa in legno a cui viene applicata una pelle e un manico cavo dalla forma piramidale coperto da una sottile placca di metallo.A differenza del sitār, le corde (25, alcune delle quali sono bordone altre simpatiche) non sono pizzicate, ma pressate contro il manico con la mano sinistra. Le note sono ottenute esercitando questa pressione e facendo scivolare le dita sulle corde mentre la mano destra tiene un plettro (javā) in osso o legno.

I tablā sono una coppia di tamburi con diverso diametro appoggiati a terra e chiamati rispettivamente dāyān (o semplicemente tablā) suonato con le dita e palmo della mano destra e, bāyān suonato con le dita e il palmo della mano sinistra.

 

Documentazione

Bibliografia

  • Farrel, Gerry, 1988, Indian Music and the West, Oxford: Clarendon.
  • Lavezzoli, Peter 2006, The dawn of Indian music in the West: Bhairavi, London: Continuum.
  • The Garland Encyclopedia of World Music: South Asia:The Indian Subcontinent, vol. 5, Routledge, New York, 2000, pp. 336-337, 466-467.

Risorse web

Autore scheda
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Modificato
31/03/2019

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