Galway, James

Immagini (Secondarie)
Didascalie
  1. James Galway, fotografia tratta dall’archivio iconografico dell’artista
  2. James Galway in concerto
  3. James Galway al tin whistle, fotografia tratta dall’episodio della trasmissione In Tune Highlights del 1° maggio 2018, BBC
Data di nascita
8 dicembre 1939
Epoca
Categoria
Qualifica
Biografia

James Galway nacque l’8 dicembre 1939 nell’area settentrionale di Belfast. Crebbe in un ambiente di umili condizioni economiche, ma ricco di stimoli musicali: la madre suonava il pianoforte, il padre il flauto tradizionale irlandese. Nelle sue diverse varietà, il flauto – diritto e traverso – era ampiamente diffuso sul territorio, e anche altri membri della famiglia ne coltivavano la pratica. All’età di nove anni James ricevette le prime lezioni di tin whistle da uno zio paterno e poco dopo entrò a far parte di una formazione di fife e tamburi. Acquisì in breve una padronanza virtuosistica degli strumenti tradizionali, e intorno ai dodici anni anni intraprese lo studio del flauto sistema Böhm sotto la guida di Muriel Dawn, giovane flautista e appassionata insegnante. Questa era stata allieva di Geoffrey Gilbert (1914-1989), strumentista virtuoso e didatta rinomato per aver introdotto in Gran Bretagna i principî di flessibilità e duttilità tecnica della scuola flautistica francese.
All’età di quattordici anni Galway lasciò la scuola e trovò impiego come apprendista presso un riparatore di pianoforti, presso cui rimase per i due anni che seguirono. Si trasferì quindi a Londra, dove frequentò il Royal College of Music nella classe di John Francis e, successivamente, la Guildhall School of Music, dove studiò con Geoffrey Gilbert. Desideroso di approfondire la conoscenza della scuola francese, al termine degli studi si recò a Parigi per perfezionarsi. Superato l’esame di ammissione presso il Conservatorio superiore, studiò con Gaston Crunelle (1898-1990) e Jean-Pierre Rampal. Ricevette inoltre lezioni private da Marcel Moyse.
Rientrato a Londra, dalla metà degli anni Sessanta Galway intraprese la carriera di strumentista d’orchestra. Dapprima, entrò come secondo flauto nei complessi della Sadler’s Wells Opera, dove passò poi a ricoprire la posizione di prima parte. Successivamente, passò tra le file dell’orchestra del Covent Garden e in quelle della Royal Philharmonic Orchestra.
Nel 1969 Galway prese parte all’audizione per il posto di primo flauto dei Berliner Philharmoniker, superandola brillantemente. Rimase nell’orchestra berlinese fino al 1975, quando – suscitando l’aspro disappunto del suo direttore stabile, Herbert von Karajan, che con il flautista aveva trovato particolare affinità artistica – lasciò il prestigioso incarico per dedicarsi a tempo pieno all’attività solistica.
Facendo leva su un virtuosismo strumentale spettacolare, un suono rotondo e scuro di pienezza e volume sonoro inusitati, un lirismo calorosamente comunicativo, Galway intraprese allora un’intensa carriera internazionale, nel corso della quale si misurò con i repertori più vari: dalla produzione barocca a quella contemporanea, non di rado attingendo a trascrizioni di alto livello tecnico e sconfinando nei campi della musica leggera e del crossover, e nell’amato ambito della musica tradizionale irlandese. Fu dedicatario di numerose composizioni, in gran parte entrate poi nel repertorio flautistico più frequentato. Parallelamente, realizzò numerose incisioni discografiche che contribuirono a diffonderne la fama in tutto il mondo. Scrissero per lui autori quali David Amram (1930; Giants of the Night, Concerto per flauto e orchestra, 2002), Malcolm Arnold (1921-2006; Fantasia per flauto solo, 1966; Sonata per flauto e pianoforte, 1977; ), William Bolcom (1938; Lyric Concerto per flauto e orchestra, 1993), John Corigliano (1938; Pied Piper Fantasy, Concerto per flauto e orchestra, 1982), John Wolf Brennan (1954; A Golly Gals Way to Galway Bay per insieme di flauti a quantità variabile, 1995), Dave Heath (David Heath, 1956; The Connemara, Concerto per flauto e archi, 1992 ), Lowell Liebermann (1961; Concerto per flauto e orchestra op. 39, 1992; Concerto per flauto, arpa e orchestra op. 48, 1995; Concerto per ottavino e orchestra op. 50, 1996), Joaquín Rodrigo (1901-1999; Concierto pastoral per flauto e orchestra, 1978), Lorin Maazel (1930-2014; Irish Vapours and Capers per flauto, narratore e orchestra, 1994; Musica per flauto, tuba obbligata e orchestra op. 11, 1995).
Per molti anni, durante la fase più piena dell’attività concertistica, Galway si dedicò alla didattica solo come docente di corsi di perfezionamento; l’unica eccezione è costituita dall’insegnamento impartito a Raffaele Trevisani (1955), formatosi privatamente sotto la sua guida. In seguito, col progressivo ridursi degli impegni concertistici, Galway cominciò a dedicarsi all’insegnamento con maggior frequenza. A partire dalla fine degli anni Novanta, tenne regolarmente i corsi di perfezionamento estivi organizzati a Weggis, il suo paese di residenza presso Lucerna, sotto il nome di Galway Flute Academy. Nel 2001 fu insignito del titolo di Sir della Corona britannica.
Lo stile di James Galway è caratterizzato da un eloquio evocativo, e da un senso della cantabilità generoso, intenso e brillante, esemplificato su un approccio di tipo schiettamente vocale e sorretto dal costante impiego di un vibrato finemente modulato.

Risorse web

Sito ufficiale di James Galway
http://www.jamesgalway.com

Sito del Galway Flute Festival di Weggis
http://galwayflutefestival.com

Bibliografia

Ardal Powell, The Flute, Londra, Yale University Press, 2000

Gianni Lazzari, Emilio Galante, Il flauto, Torino, EDT, 2003

Scritti

An Autobiography, Londra, St. Martin’s Press, 1979

Flute, Londra, Kahn & Averill, 20032

James Galway, Linda Bridges, The Man With the Golden Flute. Sir James, a Celtic Minstrel, Nashville, Turner, 2009

Libretti

Opere

Interpretazioni e altri documenti

Opere danza

Autore scheda
LRC

Licenza

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Modificato
30/08/2019

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