Kürdili-Hicazkar, Hicazkar Faslı

1. Scena di musica alla corte ottomana. Miniatura dal Surname di Murad III (1582), Libreria del Palazzo Topkapi, Istanbul, Ms. H. 1244 fol. 19r.

2. Disegno che ritrae alcuni musicisti turchi vestiti in completo nero secondo i canoni della moda del periodo repubblicano.

3. Fotografia del Cumhurbaşkanlığı Klasik Türk Müziği Korosu, rappresentativa della tipologia di ensemble legato alle esecuzioni di meydan fasil.

Area geografica di riferimento
Aree geo-culturali
Nome del paese
Interprete/interpreti

Klasik Türk Müziği Koro Ve Saz Heyeti (Direttore: Fevzi Atlıoğlu)

Anno di registrazione
1973
Video di presentazione

Descrizione

Nella musica classica ottomana sono riconoscibili diverse forme e generi, sia vocali sia strumentali, alcuni dei quali di ascendenza persiana mentre altri sviluppatisi esclusivamente all'interno del mondo ottomano. Brani appartenenti a diversi generi e forme vengono spesso raggruppati e eseguiti in successione all'interno di forme cicliche o suite denominate 'fasil'. Sin dagli albori si distinse a corte una suite completamente strumentale (fasil-i sazende) da una invece formata sia da brani vocali sia da brani strumentali (fasil-i hanende). La struttura della 'fasil', data dalla tipologia dei brani inclusi al suo interno e dalla loro sequenza, ha subito diverse trasformazioni nel corso della storia del maqâm ottomano; si mantenne però piuttosto costante nel corso dei secoli l'apertura della sequenza tramite un taksîm (improvvisazione) o un peşrev (preludio) strumentale e la chiusura attraverso un saz semâi (altra forma strumentale) o un taksîm vocale.

Con la nascita della nuova Repubblica (1923) la musica classica attraversò il suo periodo di maggior crisi in quanto considerata come un retaggio di quel passato ottomano con cui si voleva tagliare ogni ponte. Alcuni compositori tentarono però di conciliare l'eredità della tradizione classica con le nuove esigenze politiche ed estetiche legate al processo di europeizzazione in atto nel paese. Si vennero a creare allora grandi orchestre su modello occidentale che prevedevano intere sezioni di strumenti della tradizione mediorientale insieme a grandi cori di voci miste guidati da un direttore di orchestra.

Fu in questo contesto che si sviluppò la cosiddetta 'suite di piazza' meydan fasil, eseguita da questa tipologia di ensemble in ampie sale da concerto o in grandi spazi pubblici. Dal punto di vista formale la meydan fasil si apre con un peşrev e si sviluppa attraverso una sequenza di şarki ('canzoni') che procede partendo dai brani più antichi (costruiti su cicli ritmici usûl più complessi) per proseguire poi attraverso brani più moderni. Fra i diversi şarki vengono spesso introdotte libere improvvisazioni (taksîm). Non è raro che al suo interno venga inserito anche qualche brano straniero alla moda e che la suite si chiuda con un brano allegro e movimentato come un saz semaisi o una danza.

Nell'esempio, proposto sotto forma di playlist, si può ascoltare una registrazione rappresentativa di tale forma ciclica e di tale stile. Si tratta un intero album del 1974 (ripubblicato nel 1992 da EMI - Kent) del Klasik Türk Müziği Koro Ve Saz Heyeti diretto da Fevzi Atlıoğlu. I brani dell'album sono organizzatti secondo la struttura della meydan fasil. Nello specifico il disco contiene due fasil complete: la prima è in maqâm Kürdili-Hicazkar, la seconda invece (che inizia con il peşrev della traccia 9) è in maqâm Hicazkar.

Approfondimento
Voci e strumenti
  • Coro di voci miste
  • Ney (flauto)
  • Ūd (liuto a manico corto)
  • Kanûn (cetra su tavola a corde pizzicate)
  • Violino (liuto ad arco)
  • Viola (liuto ad arco)
  • Violoncello (liuto ad arco)
  • Tanbûr (liuto a manico lungo)
  • Daire (tamburo a cornice)
Documentazione

Bibliografia

Risorse web

Autore scheda
CV
Licenza

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Modificato
27/10/2019

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