Estri
Nel 1968 Aurel Milloss creò Estri, balletto concertante per tre danzatori su musica di Goffredo Petrassi e con la scenografia di Corrado Cagli. Fin dalla prima rappresentazione, avvenuta al Festival dei Due Mondi di Spoleto con interpreti Elisabetta Terabust, Alfredo Rainò e Giancarlo Vantaggio, il balletto fu acclamato da critica e pubblico diventando uno dei suoi lavori più rappresentativi. Svincolato da qualsiasi intento narrativo, Estri esemplifica l’indirizzo formale intrapreso dal coreografo in alcune sue creazioni ed è contraddistinto da uno stile che fonde la purezza della tecnica accademica con la libertà espressiva del vocabolario moderno e da una ricercata geometricità delle figure e del disegno coreografico come nella posa finale a forma di π. La coreografia, strutturata come un incontro tra i tre danzatori, riflette la ricchezza espressiva della musica di Petrassi. Il filmato, un documentario realizzato dalla Rai e intitolato Petrassi – Musica come invenzione, presenta dal minuto 55.48 un estratto del balletto.
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