Sokolow, Anna

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Didascalie

Anna Sokolow. Fonte: jwa.org

Data di nascita
9 febbraio 1910
Data di morte
29 marzo 2000
Paese
Categoria
Biografia

Anna Sokolow, figlia d’immigrati ebrei russi, nacque a Hartford, nel Connecticut, nel 1910. Prese le sue prime lezioni di danza all’Emanuel Sisterhood Settlement House con Elsa Phol che insegnava applicando lo stile di Isadora Duncan. In seguito frequentò la Neighborhood Playhouse dove si formò sotto la guida di Blanche Talmud, Bird Larson, Martha Graham, Louis Horst e Benjamin Zemach e iniziò a esibirsi nei Junior Players. Parallelamente studiò anche tecnica accademica con Margaret Curtis al Metropolitan Opera Ballet School. 
Negli anni Trenta Sokolow danzò nella Martha Graham Dance Group e lavorò come assistente di Horst. Contemporaneamente iniziò a presentare i suoi lavori con una propria compagnia, la Dance Unit, che si esibì per i sindacati e le organizzazioni operaie sotto gli auspici della Workers Dance League, di cui fu un membro fondatore. La sua produzione affrontava sia tematiche sociali legate alle difficoltà derivanti dalla Grande Depressione come la difesa dei diritti dei lavoratori in Strange American Funeral (1935), sia istanze politiche, come la denuncia delle atrocità della guerra (Anti-War Trilogy, 1933, o Slaughter of the Innocents, 1937) e del fascismo in Italia (Excerpts from a War Poem e Façade - Exposizione Italiana, 1937). Sokolow, infatti, fu una comunista militante, a tal punto da dover lasciare più volte gli Stati Uniti per le sue idee politiche.
Nel 1939 si esibì con la propria compagnia in Messico, ottenendo un tale successo che su invito del Ministero della Pubblica Istruzione tenne corsi di danza presso l’Istituto Nazionale di Belle Arti e fondò la Paloma Azul, prima compagnia di danza moderna del Paese per la quale coreografò tra l’altro El renacuajo paseador (La favola della rana errante, 1940), balletto ispirato dalla tradizione ma influenzato dai sentimenti messicani post-rivoluzionari.
La sua solidarietà alle comunità ebraiche durante la seconda guerra mondiale si manifestò in Songs of a Semite (1943) e Kaddish (1945) e divenne concreta al termine del conflitto quando s’impegnò attivamente organizzando vari festival e raccolte di fondi per conto del Jewish National Fund and Bonds for Israel.
Nel 1953 la creazione di Lyric Suite su musica di Alban Berg segnò una nuova fase della sua carriera, contraddistinta da un tema ricorrente: l’alienazione dell’uomo moderno. Appartenenti a questo filone furono Rooms (1955), considerato il suo capolavoro, e Deserts (1967). Altri titoli importanti degli anni Cinquanta furono: A Short Lecture and Demonstration on the Evolution of Ragtime (1952), Poem (1956), Metamorphosis (1957) e Season for Six (1958).
Nel 1953 su richiesta dell’American Fund for Israel Institutions andò in Israele per creare una compagnia di danza composta da professionisti, l'Inbal Dance Theatre. Nel 1962, sempre più interessata a integrare la danza con il teatro, fondò in Israele il Lyric Theatre con dieci attori-danzatori, ensemble che costituì un modello per le sue successive compagnie americane: l’Anna Sokolow Dance Company, fondata nel 1967, e il Players Project, creato nel 1971. Opere importanti degli anni Sessanta furono Dreams (1961), Ballade e Odes (1964), Memories (1967), Tribute – dedicato alla memoria di Martin Luther King - (1968) e Magritte, Magritte (1972). Contemporaneamente realizzò lavori per altre compagnie come Opus '65 per il Joffrey Ballet (1965), Time + 6 per il Boston Ballet (1966), Echoes (1969) e Scenes from the Music of Charles Ives (1971) per il Juilliard Dance Ensemble, Moods per il Contemporary Dance System (1975) e La Noche de los Mayas per il Sophie Maslow Dance Company (1977). 
Anna Sokolow lavorò anche per la televisione e soprattutto a Broadway dove curò le coreografie dei musical Street Scene (1947), Sleepy Hollow (1948), Regina (1949), Happy as Larry (1950), Camino Real (1953), Candide (1956) e Copper and Brass (1957). Fondamentale fu la sua attività didattica che svolse presso numerose scuole quali l’American Theatre Wing, la School of American Ballet, la Juilliard School e l’Actors Studio.
Nel corso della sua carriera ottenne numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali: Dance Magazine Award (1961), Senior Fulbright (1966), Aztec Eagle Honor, il più alto onore civile assegnato in Messico a uno straniero (1988), Samuel Scripps Award (1991), National Endowment for the Arts “Teacher/Mentor” (1994) e Women of Valor dal Jewish Women’s Archive (2002). Morì a New York nel 2000.

Anna Sokolow, considerata tra i più importanti e rappresentativi coreografi della seconda generazione della modern dance, oltre che per il suo impegno sociale e politico, è ricordata per la profonda influenza esercitata sulle successive generazioni di coreografi americani e per il contributo allo sviluppo della danza moderna nel panorama messicano e israeliano. La sua danza, profondamente radicata nella tecnica Graham, fu contraddistinta da una personale cifra stilistica che definì lyric theater, ossia una forma di spettacolo al confine tra danza e teatro, caratterizzata da raffinate scelte musicali che spaziarono dal repertorio classico al jazz sinfonico, genere da lei particolarmente prediletto. Fu tra le migliori interpreti della solitudine dell’uomo moderno, tanto da essere paragonata dalla critica a Samuel Beckett, celebre drammaturgo irlandese che, non a caso, la scelse per curare il suo mimodramma Acte sans paroles I.

Risorse web

Sokolow Theatre/Dance Ensemble

Sokolow Dance Foundation

Anna Sokolow (1910-2000) di Hannah Kosstrin – Dance Heritage

Anna Sokolow in Jewish Women’s Archive

Intervista ad Anna Sokolow, 1978.

 

Anna Sokolow a The Place nel 1971 – servizio realizzato per Review, show televisivo dedicato alle arti.

 

Anna Sokolow/From the Horse’s Mouth

Scritti

Julia L. Foulkes, Modern Bodies: Dance and American Modernism from Martha Graham to Alvin Ailey, Chapel Hill, University of North Carolina Press, 2002.

Darcy Hall, Sokolow, Anna, International Encyclopedia of Dance, a cura di Selma Jeanne Cohen, Oxford University Press, New York, Oxford, 1998.

Hannah Kosstrin, Inevitable Designs: Embodied Ideology in Anna Sokolow’s Proletarian Dances, «Dance Research Journal», vol. 45, n. 2, 2013, pp. 4-24.

Hannah Kosstrin, Honest Bodies. Revolutionary Modernism in the Dances of Anna Sokolow, Oxford University Press, 2017.

Larry Warren, Anna Sokolow: The Rebellious Spirit, Princeton, NJ, Princeton Book Company, Publishers, 1991.

Libretti

Opere

Interpretazioni e altri documenti

Opere danza

Autore scheda
SMO

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Modificato
05/11/2020

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