Longo, Alessandro
Alessandro Longo nacque ad Amantea, in provincia di Cosenza, il 31 dicembre 1864, da Achille Longo, compositore, organista e insegnante di pianoforte, e Maria Teresa Russo. Ricevette i primi rudimenti musicali dal padre e nel 1878 si iscrisse al Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli, dove studiò pianoforte con Beniamino Cesi e composizione con Paolo Serrao. L’ambiente musicale del Conservatorio di Napoli e i concerti della Società del Quartetto di Martucci formarono il gusto musicale e culturale di Alessandro Longo, stimolandolo al rinnovamento della musica strumentale e alla riscoperta dei grandi classici: fin da subito acquisì una forte padronanza del repertorio pianistico e da camera, eseguendone le pagine più rappresentative. Dal 1897 al 1934 ricoprì in modo continuativo la cattedra di pianoforte al Conservatorio di Napoli: si ricordano tra i suoi allievi Paolo Denza, Gennaro Napoli, Franco Alfano, Tito Aprea, Lya De Barberiis, Antonio Votto e i suoi figli, Achille e Myriam.
A partire dal 1885 Longo costituì il Circolo “Domenico Scarlatti”, in cui organizzò e tenne frequenti esecuzioni di musica da camera. In questo periodo ebbe occasione di dirigere anche la Società del Quartetto, dando concerti con musica solista e d’insieme. Nel 1914 fondò la rivista «L’arte pianistica», poi divenuta nel 1925 «Vita musicale italiana», in cui pubblicò dibattiti musicali, saggi critici e interpretazioni sulle opere poste in programma ai concerti, mirando così ad una consapevolezza musicale degli ascoltatori.
Nel 1944 fu nominato direttore ad interim del conservatorio napoletano. Esausto per le ansie della guerra, morì a Napoli il 3 novembre 1945, all’età di 81 anni.
Alessandro Longo fu didatta del pianoforte, compositore, revisore e uomo di cultura. Si impegnò nel rinnovamento del sapere musicale napoletano, promuovendo iniziative culturali e fondando una rivista musicale. È noto soprattutto come revisore di musiche del passato, in particolare delle opere clavicembalistiche di Domenico Scarlatti. Intellettuale raffinato, filologo e critico attento, Longo mirava a educare musicalmente il pubblico piuttosto che assecondare i gusti dell’epoca e offrire un mero intrattenimento. Convinto che l’esecuzione musicale e la sua comprensione non potessero avvenire senza essere accompagnate da guide e illustrazioni critiche metodiche, Longo curava la formazione musicale del suo uditorio attraverso articoli inerenti ai problemi della tecnica pianistica e ai brani musicali in concerto. Fortemente legato alla tradizione e contrario a ogni innovazione tecnica, era dell’idea che la storia della musica avesse trovato il suo apice con Richard Wagner e con lui la sua fine. Tuttavia, sebbene non condividesse del tutto le nuove forme compositive, non estromise mai dall’ascolto e dal repertorio musicale autori contemporanei quali Claude Debussy, Igor’ Stravinskij, Maurice Ravel e Alfredo Casella.
Scrisse molti pezzi, soprattutto pianistici: si contano circa 300 musiche per pianoforte (tra cui sonate, fantasia e fuga, tema con variazioni, suites romantiche, suites stile antico, sarabanda e toccata). Compose anche alcune musiche da camera (Quintetto op. 3 per pianoforte, 2 violini, viola e violoncello), liriche per canto e numerosi pezzi didattici. Si dedicò anche alla scrittura di monografie e composizioni poetiche: si segnala Symphonia: poemetto in terza rima, pubblicato a Napoli sulla sua rivista «L’arte pianistica» nel 1924. Impiegò piuttosto gran parte delle sue energie in ambito didattico. Ossequioso dell’insegnamento ricevuto dal suo maestro Beniamino Cesi e della tradizione pianistica napoletana, poneva il solfeggio e la tecnica dei “martelletti” (ovvero articolazione delle dita) alla base del buon pianismo e vigilava costantemente sulle mani dei suoi allievi, affinché evitassero contrazioni muscolari superflue e dannose. La sua opera didattica più nota è Czernyana, una raccolta degli studi di Carl Czerny divisa in 10 fascicoli per lo studio del pianoforte.
Alberto Basso (a cura di), Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti: Le biografie, vol. IV, voce "Longo", Torino, Utet, 1988.
Annunziato Pugliese, Longo, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 65, 2005.
Massimo Distilo, Sigismund Thalberg: primordi e sviluppi della Scuola pianistica napoletana, Booksprint, Salerno 2016.
Mattia Limoncelli, Alessandro Longo, Tip. D’Agostino, Napoli 1956.
Vincenzo Vitale, Il pianoforte a Napoli nell’Ottocento, Bibliopolis, Napoli, 1983.
Alessandro Longo, La tecnica pianistica, Napoli, L'arte pianistica editrice, 1926.
Alessandro Longo, Domenico Scarlatti e la sua figura nella storia della musica, Napoli, Casa Editrice E. Bideri, 1913.
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