Gershwin, George Jacob
George Jacob Gershwin, all'anagrafe Jacob Bruskin Gershowitz, nacque a Brooklyn il 26 settembre 1898 da genitori di origine ucraina, che cambiarono il nome in Gershwin qualche anno dopo l'emigrazione. Secondo di quattro figli, iniziò ad interessarsi alla musica per influenza della sorella Frances; egli prese lezioni di pianoforte in maniera dilettantistica allenando la riproduzione ad orecchio di melodie già ascoltate e studiando i metodi dei maestri classici europei. All'età di quindici anni trovò il suo primo impiego presso l'industria musicale Tin Pan Alley, come esecutore al pianoforte degli spartiti di recente pubblicazione.
Qualche anno dopo pubblicò la sua prima canzone When You Want 'Em You Can't Get 'Em, dal discreto successo e nel 1916 iniziò a lavorare per i musical di Broadway.
Il suo primo vero successo però fu la canzone Swanee del 1919, inclusa nel musical Sinbad di Sigmund Romberg.
Nel 1923 Gershwin scisse un'operetta, Blue Monday, che destò l'attenzione di Paul Whiteman, il quale gli commissionò un'opera jazzistica che George portò in conclusione soltanto in poche settimane: Rhapsody in Blue. Si tratta di una composizione che combina il linguaggio classico con quello jazzistico, nell'alternarsi di cinque melodie differenti. Andata in scena per la prima volta il 12 febbraio 1924, Rhapsody in Blue è ancora oggi uno dei pezzi più eseguiti dalle orchestre in tutto il mondo.
Il 1924 fu anche l'anno che premiò il duro lavoro collaborativo con il fratello drammaturgo e paroliere Ira Gershwin, in cui portarono al successo il leggendario musical Lady, Be Good, al quale ne seguirono numerosi altri fino al 1931, anno in cui portarono in scena Of Thee I Sing, replicato per ben 411 volte e che valse al fratello il Premio Pulitzer per la drammaturgia. Negli stessi anni Gershwin inizia una collaborazione con Kay Swift, nota compositrice dell'epoca, dalla quale prenderà il nome il musical del 1926 Oh, Kay!.
Nel 1927 è la volta del musical Funny Face e l'anno successivo quella del musical Rosalie con musiche di Cole Porter, replicato per oltre 300 volte.
Nel 1928 George e il fratello Ira si trasferirono in Europa, stabilendosi per un breve periodo a Parigi; qui George si dedicò allo studio della composizione anche se è risaputo che diversi compositori importanti al tempo, tra i quali Ravel, si rifiutarono di essere il suo insegnante per paura che il rigore tecnico avesse potuto spegnere la sua vena jazzistica. Durante il soggiorno parigino si dedicò alla scrittura di Un americano a Parigi, divenuto nel tempo un grande standard.
Tornato negli Stati Uniti si dedicò alla stesura del musical Girl Crazy, andato in scena il 14 ottobre del 1930 e contente il famosissimo brano I Got Rhythm.
Indubbiamente l'opera più ambiziosa è Porgy and Bess, esempio di melodramma moderno e considerata come la più grande opera americana del XX secolo, oltre che per l'elevata qualità dei brani riportati, per l'innovazione riportata in termini di personaggi (quasi tutti neri). Andò in scena il 30 settembre del 1935 a Boston, contenete quelle che sono considerate fra le arie più famose di Gershwin, come Summertime.
L'anno successivo Gershwin si trasferì a Hollywood per dedicarsi alla composizione di colonne sonore e nel 1937 ricevette anche una nomination all'Oscar per la canzone scritta con il fratello per il musical Shall We Dance?: They Can't Take That Away from Me.
Nello stesso periodo iniziò ad avvertire quelli che erano i sintomi di un tumore al cervello e per tali ragioni l'11 luglio 1937, sul set di The Goldwyn Follies, si accasciò al suolo perdendo la vita poco dopo durante un intervento d'urgenza al Caderas of Lebanon Hospital.
I. Goldberg, George Gershwin. Study in American music, F. Ungar, New York, 1958.
E. Jablonski, L. D. Stewart, The Gershwin years: George and Ira, Doubleday, New York, 1973.
C. Schwartz, Gershwin. His life and music, Abelard-Schuman, London, 1973.
W. Hyland, George Gershwin. A new biography, Praeger, Westport, 2003.
H. Pollack, George Gershwin. His Life and work, University of California Press, Berkeley-London, 2006.
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