Machaut, Guillaume de
Tra le figure più importanti del panorama musicale del XIV secolo, Guillaume de Machaut (o de Machault) è uno dei primi compositori di cui si abbiano notizie biografiche più accurate. Esponente di spicco dell’Ars nova francese, Machaut fu uno degli ultimi personaggi a unire la figura del poeta e quella del compositore di musica. Fu, inoltre, il primo autore cui si possa attribuire la composizione della musica per un intero ordinarium Missae.
Nacque intorno al 1300 in Francia, nella regione di Reims, nei pressi di cui vi è la città di Machault, da cui in tutta probabilità il suo nome deriva. Dal 1323 fu segretario di Giovanni di Lussemburgo, re di Boemia, uno dei sovrani più potenti dell’epoca, che seguì in viaggi e in diverse campagne militari in tutta Europa. Titolare di numerosi benefici ecclesiastici, nel 1337 fu nominato canonico della cattedrale di Reims e si stabilì in questa città, continuando tuttavia a partecipare alla vita di corte. Dopo la morte di Giovanni, avvenuta nel 1346, Guillaume de Machaut fu al servizio di sua figlia Bona, moglie del futuro re di Francia Giovanni II. Alla sua morte, ormai famoso e molto ricercato, fu al servizio di diversi signori, tra cui Giovanni di Berry e il futuro Carlo V di Francia. Negli ultimi anni della sua vita si dedicò a riordinare la sua produzione letteraria e musicale, cosa che non ha precedenti nella storia della musica. Per questa ragione possiamo avere idea di come Machuat volle presentare se stesso e la sua opera ai suoi contemporanei.
La produzione letteraria di Machaut, che per quantità rappresenta la parte più cospicua della sua opera, si compone sia di componimenti lirici, che narrativi. Per la parte lirica, essa comprende ballades, rondeaux, virelais, lais, complaintes e chansons royales. Alcuni di questi componimenti, per cui a volte è presente la musica, si ritrovano nei dit, poemi narrativi esposti in prima persona, come il Remède de fortune, incentrato sulle vicende amorose tra il poeta-narratore e la dama-amata, e il Voir dit, in cui si narra la relazione epistolare che il poeta ebbe con una sua giovane ammiratrice. È tuttavia nel Louange des dames che la maggior parte dei suoi componimenti lirici (274 tra ballades, rondeaux e virelais, 19 dei quali musicati) è contenuta. Oltre a numerosi dit, Machaut scrisse anche opere di consolazione morale (Confort d'ami), cronache cavalleresche (Prise d'Alexandrie), e un trattato sulla propria poetica (Prologue). In ambito letterario la figura di Machuat ha influenzato numerosi poeti della sua epoca, tra cui il celebre Geoffrey Chaucer.
La produzione musicale di Machaut – che supera per quantità quella di ogni altro compositore della sua epoca, fatta eccezione per Landini – si compone soprattutto di musica profana. Essa è costituita da: 42 ballades, 33 virelais, 23 mottetti, 20 rondeaux, 19 lais e 7 composizioni simili contenute nel Remède de fortune, oltre a due composizioni liturgiche, la Messe de Notre-Dame e un Hoquetus David. La parte più consistente dell’opera di Machaut è rappresentata da composizioni su testi lirici nelle forme fisse della ballade, del virealais e del rondeau. Machaut arricchisce queste forme ereditate dalla tradizione dei trovieri di nuovi significati e di artifici raffinati, sia attraverso l’uso dell’intonazione monodica, come nella maggior parte dei virelais e dei lais, che polifonica, come nella maggior parte delle ballades e dei rondeaux.
Nei mottetti, la maggioranza dei quali è di ambientazione cortese, Machaut ricorre molto spesso alla tecnica isoritmica – termine con il quale viene indicata una pratica compositiva basata sull'elaborazione della componente melodica (color) e di quella ritmica (talea) –, arricchendo i modelli definiti da Philippe de Vitry di nuove e raffinate complessità tecniche.
Machaut estende, come in voga nel suo tempo, l’uso della tecnica isoritmica mottettistica anche alla composizione della sua Messe de Notre-Dame a quattro voci, opera in cui queste tecniche dell’Ars nova convivono con altre tipiche dell’Ars antiqua, come il conductus. Machaut è il primo autore cui si possa attribuire la composizione della musica per un intero ordinarium Missae – vale a dire la parte invariabile della messa, costituita da: Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Agnus Dei, oltre a Ite missa est – in un’epoca in cui i musicisti ne componevano soltanto determinate parti, che venivano poi riunite in un secondo momento (come ad esempio la Messa di Tournai). Sebbene il dibattito relativo all’effettiva ciclicità della messa di Machaut sia lungi dall’essere risolto, la Messe de Notre-Dame presenta una coerenza nel vocabolario e nella sintassi dell’armonia, nell’andamento ritmico e nella costruzione melodica che non ha paralleli nelle altre messe del Trecento.
- AA.VV.: Machault, Guillaume de, in Enciclopedia della musica, Nuova edizione ampliata e aggiornata, Garzanti Editore, Milano, p. 499, 1996.
- Bloxam, M. J.: La messa polifonica da Machaut a Palestrina, in Enciclopedia della musica, Vol. IV, Storia della musica europea, Giulio Einaudi Editore, Torino, pp. 225-241, 2004.
- Gallo, A.: Il Medioevo II, in Storia della musica, a cura della Società Italiana di Musicologia, EDT, Torino, 1977.
- Surian, E.: Manuale di Storia della musica, Vol. I, Rugginenti Editore, Milano, 1991.
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