Balet comique de la Royne
Frontespizio del libretto del Balet comique de la Royne. Fonte: Bibliothèque nationale de France, département Réserve des livres rares, RES4-LN27-10436 (EPSILON).
Il Balet comique de la Royne (1581), creato in occasione delle nozze del duca di Joyeuse con mademoiselle de Vaudemont, sorella della regina Luisa, è definito 'comico' per via del lieto fine. Al termine del Balet infatti, la cui vicenda è liberamente tratta dal mito di Ulisse nell'isola di Circe, il prigioniero che aveva implorato la liberazione dagli incanti della maga, grazie alla saggezza del re e alla sua grande magnanimità, ottiene la libertà. Alla realizzazione dello spettacolo contribuirono Nicolas Filleul de La Chesnaye, poeta della Regina, i compositori Lambert de Beaulieu e Jacques Salmont e il pittore Jacques Patin. Lo spettacolo, strutturato in tre parti, si compone di un’ouverture, ovvero un prologo cantato in cui viene esposto l'argomento, di diverse entrées dei personaggi mitologici e allegorici che danno vita alle singole azioni, e del grand ballet. Questo spettacolo encomiastico, impregnato di rimandi filosofici e considerato il prototipo del ballet de cour, si fonda su una concezione stilistica unitaria data dalla coerenza dell'azione e dell'impostazione scenografica in cui gli elementi tratti dalle altre arti sono inglobati in una costruzione rigorosa basata sulla danza.
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