Kecak
Coro maschile, villaggio di Tegas
L’isola di Bali – uno degli ultimi avamposti dell’induismo nell’intero Sudest asiatico – è celebre in tutto il mondo per l’incredibile ricchezza della sua cultura. Il kecak (“il canto delle scimmie”), proposto nell’esempio, è stato creato nella prima parte del XX secolo sulla base del rituale Sang Hyang Dedari (da cui è stata tratta anche la danza legong), in cui un coro maschile cantava pattern vocali interconnessi per mantenere il legame con gli spiriti, una volta raggiunto lo stato di trance da parte degli officianti. La forma moderna – alla cui creazione si ritiene che contribuì anche Walter Spies, un pittore tedesco residente a Bali – è basata sulla narrazione di storie tratte dall’epica indiana del Ramayana. Essa consiste in un coro maschile (rappresentante l’esercito delle scimmie) seduto in cerchi concentrici, oltre a pochi danzatori e danzatrici. I cantanti di questo coro (chiamato anche gamelan suara, “gamelan della voce”) fanno uso della sillaba cak per creare una polifonia interconnessa. Attualmente il kecak è rappresentato soprattutto per ragioni d’intrattenimento.
Coro maschile
Bibliografia
Gold, L.: Indonesia – Bali, in The New Grove dictionary of music and musicians, 2nd edition (a cura di S. Sadie), The Macmillan Press, London, vol. 12, pp. 289-308, 2001.
Gold, L.: Music in Bali: experiencing music, expressing culture, Oxford University Press, New York and Oxford, 2005.
Harnish, D.: Bali, in The Garland Handbook of Southeast Asian Music (a cura di T.E. Miller e S. Williams), Routledge, New York and London, pp.379-399, 2008.
Risorse web
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