Bernardi, Francesco (Senesino)
1. Francesco Bernardi, Alexander van Aken da una mezzatinta di Thomas Hudson, 1735, National Portrait Gallery, NPG D1059, Londra
2. Francesco Bernardi in una caricatura dal Flavio di Georg Friedrich Händel ritratto insieme ai cantanti Francesca Cuzzoni e Gaetano Berenstadt in un'incisione del ca. 1725 di William Hogart
3. Francesco Bernardi in una caricatura ritratto insieme alla cantante Faustina Bordoni da Anton Maria Zanetti, penna con inchiostro bruno su carta, ca. prima metà del 1700, Fondazione Giorgio Cini, Istituto per il teatro e il melodramma, I-Vgc, Venezia
La carriera musicale di Francesco Bernardi inizia nel 1695 quando entra a far parte del coro della Cattedrale di Siena. All'età di tredici anni viene castrato perché possa mantenere la sua splendida voce e intraprendere in via definitiva la professione di cantante. Soprattutto nei secoli XVII e XVIII, ma anche fino ai primi anni del XX secolo quando viene dichiarata illegale, la castrazione dei bambini maschi per la conservazione della voce infantile era una pratica comune. I cantanti possessori della "quarta voce" - in ordine dopo le voci bianche, maschili e femminili - sono impiegati moltissimo nell'opera lirica settecentesca in ruoli e personaggi idealizzati, spesso tratti dalla mitologia o dalla storia antica. Dopo gli esordi tra Napoli, Venezia e Roma, Bernardi viene ascoltato e apprezzato da Joachim Quantz per l'ottima intonazione e dolcezza della voce. Soprattutto dalle incisioni dell'epoca, tuttavia, si evince quello che all'inizio della sua carriera è stato un notevole impedimento per il cantante, la sua grande statura, che gli impediva di interpretare facilmente i ruoli d’innamorato spesso rivolti a quel genere di voce. Bernardi si trasferisce prima alla corte di Dresda 1717 dove percepisce un ricco stipendio di settemila talleri ma, ben presto, in seguito ad una discussione con il compositore di corte Johann Heinichen, lascia l'impiego in favore di George Frederich Händel.
Si trasferisce così a Londra e inizia a lavorare per la Royal Academy of Music. La sua prima esibizione è datata 19 novembre 1720 nell'opera Astrato di Bononcini presso l'Her Majesty's Theatre. Il rapporto tra Francesco Bernardi e Händel è stato spesso carico di tensioni nonostante il cantante italiano abbia interpretato per lui ben diciassette opere come protagonista, come ad esempio il Giulio Cesare del 1724 e l'Orlando del 1733. Nel 1728 la Royal Academy of Music è investita da una crisi economica molto grave e Bernardi decide di rientrare in Italia, a Venezia, dove si ritrova insieme a Faustina Bordoni e Johan Adolf Hasse. Rientra a Londra nel 1730 per interpretare numerose altre opere di Händel quali Poro, Rodelinda e Rinaldo nel 1731, Ezio, Sosarme, Lucio Papirio dittatore nel 1732 e Orlando nel 1733. Nel 1733 avviene la definitiva rottura con Händel tanto che il suo rivale Niccolò Porpora lo scrittura per eseguire dei ruoli nelle sue opere presso il teatro Lincoln's Inn Field. Nel 1736 Bernardi ha accumulato una fortuna di 15.000 sterline e deicide di rientrare in Italia.
Comprata una ricca villa arredata in stile inglese a Siena, prosegue l'attività musicale sino agli anni '50 del XVIII secolo, probabile decennio della sua morte. Di celebre memoria è il suo duetto con l'arciduchessa Maria Teresa, futura imperatrice d'Austria, tenutosi presso Palazzo Pitti a Firenze.
La tradizione, costituitasi nel corso del tempo grazie a testimonianze dei contemporanei e dipinti o incisioni, tramanda che la voce di Francesco Bernardi fosse quella di un mezzo soprano basso, limitata nell'estensione, vicina a quella di un contralto. Spesso la sua voce è paragonata a quella di Carlo Broschi, il Farinelli, con cui ha spesso avuto occasione di esibirsi in duetto, ed è stata lodata per la purezza dell'intonazione e l'espressione, oltre che per le notevoli doti tecniche.
Pagina web dedicata a Francesco Bernardi
Francesco Bernardi in GettyImages
Archivio Digitale della fondazione Giorgio Cini
Luigi Oliveto, Lo chiamavano “il Senesino”. Il cantante evirato, celebre nei Teatri di tutta Europa, in Toscanalibri.it, 2016
Serena Guarracino, La primadonna all'opera: scrittura e performance nel mondo anglofono, Trento, Tangram Edizioni Scientifiche, 2010, pp. 49 - 69
Sandro Cappelletto, La voce perduta: vita di Farinelli, evirato cantore, Torino, EDT, 1995, pp. 31 - 40
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