La leggenda del serpente bianco
Le storie delle pièce dell’opera di Pechino sono familiari al grande pubblico cinese, poiché sono tratte da celebri romanzi o da racconti popolari. Sebbene un tempo gli spettacoli si mettessero in scena nella loro forma integrale, cosa che poteva richiedere anche giorni, oggi è decisamente più comune assistere a selezioni antologiche. La leggenda del serpente bianco, proposta qui in versione integrale, è un’opera basata su di un racconto popolare cinese. Un serpente bianco si trasforma in una bella ragazza, Bai Suzhen, e s’innamora di un uomo, Xu Xian. La felicità dei due viene stravolta da un malvagio monaco, Fa Hai. La storia si conclude con un happy ending.
Gli elementi distintivi delle sezioni wenchang e wuchang sono:
- jinghu: viella
- jing erhu: viella
- yueqin: liuto
- danpigu: tamburo
- gong piccolo
- gong grande
- cimbali
- clappers
Bibliografia
Guy, N.: Beijing opera, in The new Grove dictionary of music and musicians, 2nd edition (a cura di S. Sadie), The Macmillan Press, London, vol. 3, pp.148-152, 2001.
Rulan Chao Pian: Peking opera: Jingju, in The Garland Encyclopedia of World Music: East Asia: China, Japan, and Korea (a cura di R. Provine, Y. Tokumaru, L. Witzleben), vol. 7, Routledge, New York, pp. 281-286, 2001.
Risorse web
Link alla seconda parte dell’opera
Video di approfondimento dell’UNESCO
Pagina dell’UNESCO dedicata all’opera di Pechino
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