María Landó

La denominazione landó appartiene ad una famiglia di danze di origine angolana, come il lundú afrobrasiliano. La forma musicale de landó peruviano contemporaneo è una ricreazione del chitarrista Vicente Vásquez, basata su alcuni frammenti di un landó tradizionale (si veda qui sotto nelle risorse web:Taita guaranguito).

Il landó presenta un modello ritmico complesso, interpretabile come 4+2/4, con frequenti poliritmie date dalla diversa accentuazione della voce e degli strumenti. Il canto presenta una forma responsoriale tra un solista e il coro, con la ripetizione, da parte del coro, di alcuni versi a modo di ritornello.

Il video proposto, tratto dal film documentario Sigo siendo (2013), è un buon esempio di rilettura contemporanea del ritmo del landó. La canzone María Landó, composta dalla cantautrice limegna Chabuca Granda su versi del poeta César Calvo, riprende con un tempo più dilatato la formula ritmica tipica nell’accompagnamento della chitarra e del cajón e riduce la componente responsoriale del canto. Il testo descrive poeticamente la dura condizione di una donna afroperuviana, nella cui vita esistono unicamente lavoro e sfruttamento:

Maria non ha tempo di alzare gli occhi […] Maria solamente lavora, e il suo lavoro appartiene ad altri.

Susana Baca, appartenente ad una famiglia di musicisti popolari afrodiscendenti (i De la Colina), è una ricercatrice e una affermata interprete del repertorio afroperuviano. Il suo stile si caratterizza per la fusione con elementi afrocubani, afrobrasiliani e jazzistici. Nel 2011 è stata per un breve periodo ministro della cultura del suo paese.