Canto di lavoro somba
Registrazioni: Simha Arom
In un tata (tipica struttura architettonica somba), due ragazze macinano del miglio, mondandolo e pestandolo con due pietre arrotondate su altrettanti levigatoi. La prima donna monda il miglio e lo consegna all'altra per trasformarlo in farina. Durante il lavoro eseguono un canto di scherno tratto dal repertorio delle competizioni verbali che si svolgono ogni anno tra i villaggi somba, nel nord del Benin. La canzone descrive un funerale organizzato nel villaggio avversario, durante il quale si narra sia stata rubata la testa di un bambino. Il suono delle pietre che sfregano sui levigatoi crea un tappeto sonoro per le voci femminili. Le donne si alternano nell’esecuzione delle parti soliste del canto, eseguendo all’unisono il ritornello. Il canto ha lo scopo di sincronizzare le due fasi della macinazione, scandendo il ritmo di lavoro.
Voci femminili
Pietre da macina
Levigatoi
Bibliografia
Simha Arom, Benin: Bariba and Somba Music, Smithsonian Folkways Recordings (CD e libretto), 1976.
Simha Arom, Le ragioni della musica. Scritture di musicologia africanista (a cura di Maurizio Agamennone e Serena Facci), Lucca, LIM, 2014.
Gilbert Rouget, Benin. In The New Grove’s Dictionary of Music and Musicians, a cura di Stanley Sadie, Londra, McMillan, vol. 2. 1980, p. 487-493.
Risorse web
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