Buonomo, Antonio

Nato a Napoli nel 1932 in una famiglia di musicisti, Antonio Buonomo si è avvicinato alla musica da piccolo. Già a 12, durante i suoi studi in Conservatorio, si esibiva con la tromba e la batteria in alcuni locali napoletani insieme al padre. La sua formazione è avvenuta praticando vari generi musicali, dalla musica per banda a quella popolare, dal jazz alla musica colta contemporanea. Durante la sua lunga carriera ha diviso l'attività tra il concertismo, la didattica e la composizione. 

In qualità di strumentista si è esibito in tutto il mondo e ha partecipato ai più importanti festival musicali europei (tra cui il festival di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia nel 1960-61; l’Edinburgh International Festival nel 1963; l'Italy on Stage Festival di New York con Irene Papas nel 1986) nonché interpretato alcuni brani di musica contemporanea in prima assoluta. Come timpanista ha collaborato, tra le altre, con l'Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, de La Felice di Venezia. 

Come didatta, ha pubblicato circa 20 metodi per percussioni e ha insegnato in vari conservatori italiani, come il San Pietro a Majella di Napoli, il Luisa D'Annunzio di Pescara e il Santa Cecilia di Roma. Il suo primo trattato, L'arte della percussione, dedicato alle percussioni classiche, jazz e afro-americane, è stato pubblicato nel 1965 e ha riscosso un grandissimo successo a livello internazionale. Nel 1983 ha preso parte della commissione che ha redatto i programmi ministeriali di studio delle percussioni e del solfeggio per percussionisti nel conservatori.

L'attività di compositore ha visto Buonomo impegnato soprattutto a dimostrare l'autonomia delle percussioni, considerate non solo come sezione ritmica destinata ad accompagnare altri strumenti ma come veri e propri strumenti autosufficienti. È stato autore anche di composizioni di musica leggera e liriche.