Bahl oman bahl e Georgie Lyon

  1. Un gruppo di lavoratori intona il bobbin, prima di iniziare la canzone e il lavoro
  2. Schiavi afro-discendenti in una piantagione di canna da zucchero (fine XIX secolo)
  3. La folclorista, scrittrice ed educatrice giamaicana Louise Bennet
Area geografica di riferimento
Aree geo-culturali
Nome del paese
Interprete/interpreti

Charles Welsh e coro

Anno di registrazione
1972
Video di presentazione

Descrizione

L’esempio proposto contiene in sequenza due canti per accompagnare il lavoro agricolo della pulizia dei campi, prima della semina. Il padrone del campo contrattava una squadra di braccianti per lavorare la terra con i picconi, impegnandosi a fornire ai lavoratori cibo, bevande e un cantore. Quest’ultimo, che non prendeva parte al lavoro, aveva il compito di guidare come solista (bomma) il canto collettivo, garantendo la sincronia dei lavoratori attraverso il meccanismo di botta e risposta, ma anche quello di intrattenere la squadra con facezie. Il primo dei due brani, Bahl oman bahl, è introdotto da una sezione lenta e non ritmata, chiamata bobbin, durante la quale i partecipanti creano una sintonia psichica tra loro, prima di iniziare il lavoro manuale. Segue una struttura a frasi brevi e ripetute, in modo responsoriale, mentre il battito dei picconi fornisce una base ritmica regolare. Nonostante queste caratteristiche delle digging songs giamaicane siano analoghe a buona parte delle tradizioni di canto collettivo con influenza africana, si ipotizza nel loro caso anche un’influenza concomitante di vecchi canti marinareschi e, nelle armonie, del canto liturgico a quattro voci. Anche questa pratica tradizionale è decaduta, a causa dell’introduzione di procedimenti industriali e meccanizzati nelle forme di lavoro.

Nell’epoca schiavistica era spesso proibito agli schiavi di parlare tra loro durante le lunghe ore di lavoro. I canti potevano allora anche avere la funzione di scambiare messaggi, di esprimere critiche o ridicolizzare il padrone, usando un linguaggio allusivo. È il caso del canto intitolato Chi chi bud [ascolto suggerito nelle risorse web, qui sotto] nel quale alcune specie di uccelli rappresentano metaforicamente persone come il sovrintendente che tormenta i lavoratori (il corvo che scarnifica le ossa), o il lavoratore che racconta al padrone dei suoi compagni, per guadagnarne i favori (il pappagallo).


 

Approfondimento
Voci e strumenti
  • voce solista
  • coro di lavoratori
  • battito dei picconi
Documentazione

Bibliografia

  • Gordon, Maurice, e Olive Lewin, Jamaica. In The New Grove Dictionary of Music and Musicians, a cura di Stanley Sadie. 2nd Ed.,London, Macmillan, 2001.

  • Olive Lewin, Jamaica. In South America, Mexico, Central America, and the Caribbean, a cura di Dale A. Olsen e Daniel E. Sheehy, The Garland Encyclopedia of Worl Music 2. New York: Garland, 1998, pp. 896–913.

Risorse web

Autore scheda
SG
Licenza

Licensed under Creative Commons Attribution Noncommercial Share-Alike 3.0
 

Modificato
05/01/2019

Condividi:

 

Condividi: