Cherouvikón (Inno dei Cherubini)
Coro di monaci del monastero di Sìmonos Pètras
Quella del Monte Athos, chiamata dai greci 'Sacra Montagna' (Hágion Óros), è una penisola monuosa che si trova in Grecia ad est di Salonicco e coincide con il 'dito' più orientale della penisola Calcidica. Il Monte Athos rappresenta uno dei luoghi più importanti e più sacri per il cristianesimo ortodosso. Secondo la tradizione ortodossa la Madonna si sarebbe fermata sulla penisola accompagnata da San Giovanni Evangelista nel corso del suo viaggio da Jaffa a Cipro. Maria, sbarcata sulla penisola, avrebbe benedetto il luogo e a quel punto si sarebbe udita la voce divina pronuncire le seguenti parole: "Lascia che questo posto sia la tua eredità e il tuo giardino, un paradiso e un'oasi di salvezza per quelli cercano di essere salvati". Da quel momento il luogo fu consacrato come 'il giardino della Madonna' (Perivóli tis Panagiás, come viene ancora chiamato in greco) e l'ingresso venne proibito a tutte le altre donne. I primi insediamenti monastici nella penisola risalgano al III e IV secolo ma la regione divenne un vero e proprio stato monastico a partire dall'885 su ordine dell'Imperatore bizantino Basilio I. Si attribuisce a San Atanasio l'Atonita (920-1000) la fondazione nel 963 del monastero della Grande Lavra, il più antico e il più importante dei venti monasteri della 'Sacra Montagna' sopravvissuti fino ai nostri giorni. Il territorio riuscì a mantenere un alto grado di autonomia anche in seguito alla conquista ottomana. Attualmente, quello della Repubblica monastica del Monte Athos, è un territorio autonomo e autogovernato parte integrante dello Stato greco. La Repubblica atonita è però soggetta alla giurisdizione del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli e non a quella della Chiesa autocefala di Grecia.
I monasteri del Monte Athos divennero durante il Medioevo, soprattutto in seguito alla conquista ottomana di Costantinopoli (1453), i più importanti centri di studio e di diffusione del canto bizantino nel mondo ortodosso. Attualmente nelle biblioteche dei monasteri atoniti sono conservati circa duemila manoscritti musicali, di questi circa duecento risalgano ad un periodo compreso fra il X e il XV secolo e rappresentano delle fonti importantissime per lo studio delle trasformazioni della liturgia, dello stile e della notazione musicale del canto bizantino nel corso dei secoli.
Nell'esempio proposto si può ascoltare un Cherouvikón (Inno dei Cherubini) in quarto modo cantato dai monaci del monastero di Sìmonos Pètras. Il Cherouvikón (Inno dei Cherubini) è l'inno (troparion) cantato durante la Divina liturgia (liturgia eucaristica, messa) durante il 'Grande introito', la proccessione del clero che porta il calice e il diskos (piattino che contiene l'ostia) all'altare, che nelle chiese ortodosse si trova dietro l'iconostasi. L'inno unisce simbolicamente i fedeli agli angeli raccolti intorno al trono di Dio e simboleggia pertanto la concelebrazione della liturgia terrena con quella celeste.
- coro di voci maschili
Bibliografia
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Alexander Lingas, Musica e liturgia nelle tradizioni ortodosse, in Enciclopedia della musica, IV, a cura di Jean-Jacques Nattiez, Torino, Einaudi, 2004, pp. 68-93.
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Philip Sherrard, Athos, The Mountain of Silence, London, Oxford University Press, 1960.
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Sotiris Kadas, Mount Athos: an Illustrated Guide to the Monasteries and their History, Atene, Ekdotike Athenon, 19841.
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Robert Byron, Monte Athos. Viaggio alla montagna sacra della Grecia, Como, Ibis, 2012.
Risorse web
- Documentario sul Monte Athos, Rai scuola.
- Documentario 'Monte Athos e i segreti dei monaci ortodossi', Peter Bardehle e Andreas Martin, 2016.
- Pagina web dedicata all'octoechos che permette di ascoltare alcuni esempi dei diversi modi che compongono il sistema.
- Repertorio che rimanda a molteplici risorse web, musicali e non, relative alle diverse chiese ortodosse.
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