Ivanov, Lev Ivanovič
- Lev Ivanovič Ivanov, 1885. Fonte: wikipedia.org
- Lev Ivanovič Ivanov nella parte di Solor in La Bayadère, Teatro Mariinskij, 1877. Fonte: wikipedia.org
Lev Ivanovič Ivanov nacque a Mosca nel 1834. All’età di otto anni entrò alla Scuola Imperiale di San Pietroburgo dove studiò con Alexander Pimenov, Émile Gredlu, Pierre-Frédéric Malavergne e Jean Antoine Petipa. Ancora allievo, prese parte alle produzioni dei Teatri Imperiali, esibendosi con Marfa Muravyeva in un pas de deux de La Péri e con Fanny Elssler in Esmeralda e La Filleule des fées. Nel 1852 entrò a far parte del corpo di ballo del Teatro Bolshoi di San Pietroburgo dove fu notato da Elena Andreyanova che nel 1853 lo scelse per la parte di Ulrich in La Chaumière Hongroise di Charles Didelot. Nello stesso anno fu partner di Tatiana Smirnova in La Fille mal gardée e conseguì un tale successo che Jules Perrot, allora maître de ballet del teatro, iniziò ad affidargli ruoli più impegnativi, finché ottenne la nomina di premier danseur. Nel 1858 sposò la ballerina Vera Liadova, ma il loro matrimonio si rivelò infelice e nel 1877 si sposò in seconde nozze con Varvara Malchugina. Nel 1882 ricoprì la carica di régisseur, alla quale rinunciò tre anni dopo per diventare second maître de ballet. Oltre ad assistere Marius Petipa nella sua attività di premier maître de ballet, continuò a esibirsi come danzatore di carattere, tanto che nel 1874 August Bournonville, in visita a San Pietroburgo, elogiò le sue performances nelle danze nazionali. Nel 1885 debuttò come coreografo con una nuova versione de La Fille mal gardée su musica di Hertel, alla quale seguirono nel 1887 La foresta incantata (musica di Riccardo Drigo) e Il tulipano di Harlem (musica di Boris Fitinhoff-Schell). Una grande opportunità gli si presentò nel 1892 quando fu incaricato di coreografare Lo Schiaccianoci, subentrando a Petipa che si era ammalato. Il balletto, su musica di Pyotr Ilyich Tchaikovsky, fu rappresentato al Teatro Mariinskij con Antonietta Dell’Era e Pavel Gerdt come interpreti principali. Nel 1893, di ritorno da Mosca dove aveva ripreso Fiammetta di Arthur Saint-Léon, creò una nuova versione su musica di Drigo de La Flûte magique di Fortunato Bernardelli per il saggio annuale degli allievi della Scuola Imperiale di ballo. Ivanov integrò il suo repertorio coreografico con nuove creazioni, tra cui Cenerentola (1893, musica di Fitinhoff-Schell) che realizzò in collaborazione con Enrico Cecchetti e che ottenne un’ottima accoglienza. Nel 1894, in occasione di una serata in memoria di Tchaikovsky, mancato nel 1893, Ivanov coreografò il secondo atto de Il Lago dei cigni e conseguì un tale successo che Marius Petipa decise di riportare in scena l’intero balletto. Ivanov coreografò il secondo e il quarto atto, mentre Petipa si dedicò al primo e al terzo. Lo spettacolo doveva debuttare nell’autunno del 1894 ma fu rinviato a gennaio dell’anno seguente per la morte dello zar Alessandro III. Nel 1897 andò a Varsavia dove, oltre a propri lavori, mise in scena alcune creazioni di Petipa, tra cui Le Marché des Innocents e La Halte de la Cavalerie. Rientrato a San Pietroburgo, coreografò le nuove versioni di Marco Bomba di Jules Perrot e di Graziella di Arthur Saint-Léon. Morì nel 1901 mentre collaborava con Pavel Gerdt a una ripresa di Sylvia di Louis Mérante.
Ivanov fu tra i primi coreografi di origine russa ad affermarsi sulla scena pietroburghese che, fino a quel momento, era stata dominata da una lunga serie di artisti francesi. Tuttavia, essendo un artista modesto, sensibile e riservato, non uscì mai dall’ombra dei suoi superiori. Creò uno stile lirico ed elegiaco, particolarmente evidente nel secondo e quarto atto de Il Lago dei cigni, e il suo linguaggio coreografico fu profondamente musicale. Oggi è considerato il fautore del balletto sinfonico.
Cyril Beaumont, The Ballet called Swan Lake, London, 1952
Elena Grillo, Il Lago dei cigni, Roma, Di Giacomo, 1982
Vera M. Krasovskaya, Ivanov, Lev, International Encyclopedia of Dance, a cura di Selma Jeanne Cohen, Oxford University Press, New York, Oxford, 1998
John Roland Wiley, The Life and Ballets of Lev Ivanov, Oxford, 1997
John Roland Wiley, Tchaikovsky’s Ballets. Swan Lake, The Sleeping Beauty, Nutcraker, Oxford, Oxford University Press, 1985
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